La prima rete sociale in cui l’individuo si inserisce è la famiglia e le esperienze di tutta una vita in essa lasciano un’impronta sulla personalità, sulla visione del mondo e sul comportamento. La letteratura scientifica nazionale ed internazionale è concorde nell’attribuire alla famiglia un ruolo di rilievo nell’influenzare lo sviluppo dei suoi membri e in particolare nel favorire o, al contrario, ostacolare la crescita dei figli. Attualmente le principali ricerche sulla famiglia, in particolare sul funzionamento della famiglia con adolescenti, fanno riferimento all’approccio dello sviluppo familiare (Zani, 1997a), orientamento teorico nato alla fine degli anni quaranta, nel quale è centrale il concetto di ciclo di vita familiare. Tale ciclo è scandito da eventi critici, uno di essi è l’ingresso di un figlio in età adolescenziale (Carrà, Marta, 1995). Infatti, in questa fase, l’equilibrio familiare è messo in crisi: le modalità di funzionamento che fino a quel momento erano adeguate risultano ora inadeguate e alla famiglia viene richiesta una riorganizzazione (Scabini, 1995). Il capitolo intende evidenziare le relazioni (emerse come significative dalla ricerca scientifica) fra le principali caratteristiche del contesto familiare e il rischio internalizzato (disturbi emotivi e relazionali) ed esternalizzato (comportamenti problematici) in cui possono incorrere i figli adolescenti. In particolare viene analizzato il ruolo della struttura familiare (integra, spezzata, ricostruita), del sostegno affettivo e dell’apertura al dialogo offerti dai genitori, del controllo e della supervisione genitoriale rispetto ai comportamenti dei figli, degli stili educativi, del modello offerto dai genitori ed infine il ruolo del patrimonio valoriale dei genitori.
Le relazioni familiari: una risorsa per la transizione all’età adulta
CALANDRI, Emanuela
2010-01-01
Abstract
La prima rete sociale in cui l’individuo si inserisce è la famiglia e le esperienze di tutta una vita in essa lasciano un’impronta sulla personalità, sulla visione del mondo e sul comportamento. La letteratura scientifica nazionale ed internazionale è concorde nell’attribuire alla famiglia un ruolo di rilievo nell’influenzare lo sviluppo dei suoi membri e in particolare nel favorire o, al contrario, ostacolare la crescita dei figli. Attualmente le principali ricerche sulla famiglia, in particolare sul funzionamento della famiglia con adolescenti, fanno riferimento all’approccio dello sviluppo familiare (Zani, 1997a), orientamento teorico nato alla fine degli anni quaranta, nel quale è centrale il concetto di ciclo di vita familiare. Tale ciclo è scandito da eventi critici, uno di essi è l’ingresso di un figlio in età adolescenziale (Carrà, Marta, 1995). Infatti, in questa fase, l’equilibrio familiare è messo in crisi: le modalità di funzionamento che fino a quel momento erano adeguate risultano ora inadeguate e alla famiglia viene richiesta una riorganizzazione (Scabini, 1995). Il capitolo intende evidenziare le relazioni (emerse come significative dalla ricerca scientifica) fra le principali caratteristiche del contesto familiare e il rischio internalizzato (disturbi emotivi e relazionali) ed esternalizzato (comportamenti problematici) in cui possono incorrere i figli adolescenti. In particolare viene analizzato il ruolo della struttura familiare (integra, spezzata, ricostruita), del sostegno affettivo e dell’apertura al dialogo offerti dai genitori, del controllo e della supervisione genitoriale rispetto ai comportamenti dei figli, degli stili educativi, del modello offerto dai genitori ed infine il ruolo del patrimonio valoriale dei genitori.
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