Il legame tra l’amicizia e la capacità di conservare un segreto è trattato dai due grandi modelli antichi di amicizia, Aristotele e Cicerone. La società cittadina del Duecento e del primo Trecento italiano attribuisce alla questione del segreto fra amici un’importanza particolare, anche se essa è posta in maniera diversa da generazioni intellettuali diverse. All’inizio del secolo XIII prevale l'esibizione dei maestri di retorica, mentre a metà del secolo segreto e amicizia sono parte del progetto di educazione alla cittadinanza gestito dai giudici e notai che fanno parte delle amministrazioni urbane; a inizio Trecento, dopo la crisi del sistema partecipativo comunale, l’appello alla riservatezza e alla discrezione assume caratteri quasi ossessivi.

Segreti e amicizie nell'educazione civile dell'età dei comuni

ARTIFONI, Enrico
2006-01-01

Abstract

Il legame tra l’amicizia e la capacità di conservare un segreto è trattato dai due grandi modelli antichi di amicizia, Aristotele e Cicerone. La società cittadina del Duecento e del primo Trecento italiano attribuisce alla questione del segreto fra amici un’importanza particolare, anche se essa è posta in maniera diversa da generazioni intellettuali diverse. All’inizio del secolo XIII prevale l'esibizione dei maestri di retorica, mentre a metà del secolo segreto e amicizia sono parte del progetto di educazione alla cittadinanza gestito dai giudici e notai che fanno parte delle amministrazioni urbane; a inizio Trecento, dopo la crisi del sistema partecipativo comunale, l’appello alla riservatezza e alla discrezione assume caratteri quasi ossessivi.
2006
XIV
259
274
E. ARTIFONI
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