Nel senso comune politologico l’idea di governance si presenta insieme come ordine spontaneo, come ordine non gerarchico e come nuovo ordine democratico. In quanto ordine spontaneo essa tende ad accreditarsi come effetto non previsto di sforzi incrementali decentrati che portano all’insorgenza cumulativa di buone pratiche e di buoni risultati in risposta a problemi non risolubili nei quadri del vecchio sistema. In quanto ordine non gerarchico essa si propone come «terza via» tra stato e mercato, in cui si realizza tendenzialmente l’autogoverno della società e cui lo Stato contribuisce prevalentemente come stimolo e come supporto. In quanto nuovo ordine democratico, infine, essa si presenta come un meccanismo mutante in cui network pubblico-privati risolvono interattivamente i problemi della comunità tramite negoziazioni e deliberazioni responsabili condotte in arene trasparenti e partecipate. Il saggio discute criticamente questi tre assunti mettendone in evidenza le debolezze analitiche e il carattere ideologico.

Miss Governance, I Presume

BELLIGNI, Silvano
2004-01-01

Abstract

Nel senso comune politologico l’idea di governance si presenta insieme come ordine spontaneo, come ordine non gerarchico e come nuovo ordine democratico. In quanto ordine spontaneo essa tende ad accreditarsi come effetto non previsto di sforzi incrementali decentrati che portano all’insorgenza cumulativa di buone pratiche e di buoni risultati in risposta a problemi non risolubili nei quadri del vecchio sistema. In quanto ordine non gerarchico essa si propone come «terza via» tra stato e mercato, in cui si realizza tendenzialmente l’autogoverno della società e cui lo Stato contribuisce prevalentemente come stimolo e come supporto. In quanto nuovo ordine democratico, infine, essa si presenta come un meccanismo mutante in cui network pubblico-privati risolvono interattivamente i problemi della comunità tramite negoziazioni e deliberazioni responsabili condotte in arene trasparenti e partecipate. Il saggio discute criticamente questi tre assunti mettendone in evidenza le debolezze analitiche e il carattere ideologico.
2004
50-51
181
209
governance; democrazia; pluralismo
S. BELLIGNI
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