Philip K. Dick è forse il solo narratore che abbia posto al centro della sua opera l’ambiguità della merce in quanto tale, esaltandola nella sua valenza utopica e tirannica: l’essenza della merce, la merce come quidditas metafisica, la merce quale sostrato spettacolare e accattivante di ogni prodotto concepito e realizzato dalla società dei consumi. Steve Jobs, d'altro canto, è stato l'innovatore della tecnologia informatica attento maniacalmente alla perfezione di ogni minimo dettaglio: la più piccola variazione epidermica del prodotto, anche del suo packaging, è tale da scatenare quel deliquio mistico del possesso che è un po' il surrogato della nostra ansia di salvezza. Ubik, nel mondo allucinato dickiano, sembra essere l'incarnazione di questa indefinita metempsicosi della merce a cui aspirava Steve Jobs. Il suo controcanto notturno è la saturazione del mondo ambiente mediante la cosiddetta e-waste.

Le peripezie della merce e dei nuovi gadget tecnologici. Il mondo dei consumi secondo Philip K. Dick e Steve Jobs

CUOZZO, Gianluca
2012-01-01

Abstract

Philip K. Dick è forse il solo narratore che abbia posto al centro della sua opera l’ambiguità della merce in quanto tale, esaltandola nella sua valenza utopica e tirannica: l’essenza della merce, la merce come quidditas metafisica, la merce quale sostrato spettacolare e accattivante di ogni prodotto concepito e realizzato dalla società dei consumi. Steve Jobs, d'altro canto, è stato l'innovatore della tecnologia informatica attento maniacalmente alla perfezione di ogni minimo dettaglio: la più piccola variazione epidermica del prodotto, anche del suo packaging, è tale da scatenare quel deliquio mistico del possesso che è un po' il surrogato della nostra ansia di salvezza. Ubik, nel mondo allucinato dickiano, sembra essere l'incarnazione di questa indefinita metempsicosi della merce a cui aspirava Steve Jobs. Il suo controcanto notturno è la saturazione del mondo ambiente mediante la cosiddetta e-waste.
2012
Estetica e Psiche
Libreria Stampatori
1
165
186
9788896339213
Science fiction; tecnologia; informatica; spazzatura; melancholia; secolarizzazione
Gianluca Cuozzo
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