Le lesioni d’origine endodontica identificano la loro origine nella contaminazione batterica del sistema dei canali radicolari. L’obiettivo della terapia endodontica è quello di rimuovere l’infezione e di eradicare i batteri al fine di indurre la guarigione delle lesioni periradicolari. La letteratura è ormai totalmente concorde nell’affermare che la detersione chemio-meccanica, così come effettuata attualmente, sia incapace di eliminare completamente la carica batterica radicolare. A causa della complessità dell’infezione è stato ipotizzato l’uso di una combinazione di antibiotici che possa portare ad una completa disinfezione. Studi in vivo, effettuati su molari necrotici primari, hanno individuato tre antibiotici efficaci nei confronti dei batteri presenti nel canale della radice: ciprofloxacina, minociclina e metronidazolo che, nel loro insieme costituiscono la combinazione 3-MIX MP, la cui efficacia è stata correlata alla loro azione sinergica. Tuttavia, la presenza della minociclina causa l’insorgenza di effetti collaterali sgradevoli quali la comparsa di una pigmentazione, scura, generalizzata e permanente del dente. Scopo di questo lavoro è stato quello di proporre e valutare due mix alternativi al 3-MIX MP, dove la minociclina è stata sostituita con fosfomicina (3-MIX F) o claritromicina (3-MIX C). Si è osservato che ambedue i mix non inducono comparsa di discromia a livello dello smalto fino a 12 settimane dall’inizio del trattamento. Inoltre, 3-MIX F e 3-MIX C sono in grado di determinare una maggior riduzione della carica batterica iniziale rispetto al 3-MIX MP: tra le due combinazioni, il 3-MIX C è quello che presenta un’attività antibiotica migliore. Alla luce di questi risultati, la claritromicina sembra essere il candidato più adatto da utilizzare in un’eventuale terapia endodontica, in quanto dotato di una buona attività antibatterica associata alla capacità di non indurre discromia sui denti trattati. Tuttavia, per ipotizzare un impiego a livello clinico del 3-MIX C risulta necessario effettuare ulteriori studi rivolti a valutare la “sostantività” della claritromicina.

EFFICACIA DI NUOVE ASSOCIAZIONI ANTIBIOTICHE NELLA TERAPIA ENDODONTICA

MANDRAS, Narcisa;ROANA, Janira;ALLIZOND, VALERIA;PASQUALINI, Damiano;BERUTTI, Elio;BANCHE, Giuliana;SCALAS, Daniela;TULLIO, Viviana Cristina;CUFFINI, Annamaria
2012-01-01

Abstract

Le lesioni d’origine endodontica identificano la loro origine nella contaminazione batterica del sistema dei canali radicolari. L’obiettivo della terapia endodontica è quello di rimuovere l’infezione e di eradicare i batteri al fine di indurre la guarigione delle lesioni periradicolari. La letteratura è ormai totalmente concorde nell’affermare che la detersione chemio-meccanica, così come effettuata attualmente, sia incapace di eliminare completamente la carica batterica radicolare. A causa della complessità dell’infezione è stato ipotizzato l’uso di una combinazione di antibiotici che possa portare ad una completa disinfezione. Studi in vivo, effettuati su molari necrotici primari, hanno individuato tre antibiotici efficaci nei confronti dei batteri presenti nel canale della radice: ciprofloxacina, minociclina e metronidazolo che, nel loro insieme costituiscono la combinazione 3-MIX MP, la cui efficacia è stata correlata alla loro azione sinergica. Tuttavia, la presenza della minociclina causa l’insorgenza di effetti collaterali sgradevoli quali la comparsa di una pigmentazione, scura, generalizzata e permanente del dente. Scopo di questo lavoro è stato quello di proporre e valutare due mix alternativi al 3-MIX MP, dove la minociclina è stata sostituita con fosfomicina (3-MIX F) o claritromicina (3-MIX C). Si è osservato che ambedue i mix non inducono comparsa di discromia a livello dello smalto fino a 12 settimane dall’inizio del trattamento. Inoltre, 3-MIX F e 3-MIX C sono in grado di determinare una maggior riduzione della carica batterica iniziale rispetto al 3-MIX MP: tra le due combinazioni, il 3-MIX C è quello che presenta un’attività antibiotica migliore. Alla luce di questi risultati, la claritromicina sembra essere il candidato più adatto da utilizzare in un’eventuale terapia endodontica, in quanto dotato di una buona attività antibatterica associata alla capacità di non indurre discromia sui denti trattati. Tuttavia, per ipotizzare un impiego a livello clinico del 3-MIX C risulta necessario effettuare ulteriori studi rivolti a valutare la “sostantività” della claritromicina.
2012
40° Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia (SIM)
Riccione
7-10 ottobre 2012
Bollettino della SIM
Società Italiana di Microbiologia
XIV (1)
184
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www.societasim.it
terapia endodontica, 3-MIX, claritromicina, contaminazione batterica, canali radicolari
N. Mandras; J. Roana; V. Allizond; D. Pasqualini; E. Berutti; P. Crosasso; G. Banche; D. Scalas; V. Tullio; A Cuffini
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