Il modo in cui si beve è radicalmente cambiato da un consumo di tipo mediterraneo a comportamenti a rischio (abuso e binge drinking). Recentemente alcuni autori hanno annoverato tra gli indicatori di uso/abuso di etanolo la valutazione della percentuale di soggetti che risultano positivi ai test per la ricerca di etanolo ai sensi dell’art. 186 del CdS. Lo scopo del lavoro è valutare l’incidenza dell’uso/ abuso di etanolo negli automobilisti di Torino e provincia stratificando i risultati per età e/o sesso. Le fasce d’età considerate sono: inferiore ai 24 (A), 25-35 (B), 36-46 (C), 47-57 (D), maggiore ai 58 anni (E). Lo studio ha, inoltre, voluto indagare per i 5 gruppi se esistevano differenze significative anche nell’etanolemia. I campioni positivi allo screening eseguito con principio enzimatico sono stati sottoposti a conferma con HS-GC-MS. Sono stati analizzati 992 campioni (761 maschi; 229 femmine) per un periodo di un anno. I risultati ottenuti nei 5 gruppi hanno messo in luce che non esistono differenze significative nell’incidenza di positività tra i diversi gruppi con una percentuale media del 21.1 ± 2.6. La percentuale più alta di soggetti positivi è stata riscontrata nel gruppo D (23,9%) e più bassa nel gruppo E (17,1%). Considerando i risultati ottenuti nei due sessi si evidenzia, invece, una differenza significativa (incidenza di positività nei maschi 28% contro 9,6% delle femmine). I dati riscontrati sono leggermente superiori ai risultati ottenuti da uno studio epidemiologico del 2008 (Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS) che aveva individuato un’incidenza del 26,4% nei maschi e del 7,8% nelle femmine. Stratificando i risultati per sesso ed età si riscontra che, mentre per le femmine non esiste nessuna differenza fra i 5 gruppi per i maschi è possibile evidenziare una differenza significativa fra il gruppo D (33%) e il gruppo E (18,9%). La valutazione dell’etanolemia ha dato i seguenti risultati: A: 1,61 ±0,54; B: 1,75±0,85; C: 1,99±0,80; D: 2,15±0,85; E: 2,10±0,85. Si evidenzia una differenza significativa tra A e C,D,E. Dai dati risulta i fattori di rischio sono il sesso maschile e l’età fra i 47-57 anni.

L’etanolo non ha età?

A. Salomone;VINCENTI, Marco;
2010-01-01

Abstract

Il modo in cui si beve è radicalmente cambiato da un consumo di tipo mediterraneo a comportamenti a rischio (abuso e binge drinking). Recentemente alcuni autori hanno annoverato tra gli indicatori di uso/abuso di etanolo la valutazione della percentuale di soggetti che risultano positivi ai test per la ricerca di etanolo ai sensi dell’art. 186 del CdS. Lo scopo del lavoro è valutare l’incidenza dell’uso/ abuso di etanolo negli automobilisti di Torino e provincia stratificando i risultati per età e/o sesso. Le fasce d’età considerate sono: inferiore ai 24 (A), 25-35 (B), 36-46 (C), 47-57 (D), maggiore ai 58 anni (E). Lo studio ha, inoltre, voluto indagare per i 5 gruppi se esistevano differenze significative anche nell’etanolemia. I campioni positivi allo screening eseguito con principio enzimatico sono stati sottoposti a conferma con HS-GC-MS. Sono stati analizzati 992 campioni (761 maschi; 229 femmine) per un periodo di un anno. I risultati ottenuti nei 5 gruppi hanno messo in luce che non esistono differenze significative nell’incidenza di positività tra i diversi gruppi con una percentuale media del 21.1 ± 2.6. La percentuale più alta di soggetti positivi è stata riscontrata nel gruppo D (23,9%) e più bassa nel gruppo E (17,1%). Considerando i risultati ottenuti nei due sessi si evidenzia, invece, una differenza significativa (incidenza di positività nei maschi 28% contro 9,6% delle femmine). I dati riscontrati sono leggermente superiori ai risultati ottenuti da uno studio epidemiologico del 2008 (Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS) che aveva individuato un’incidenza del 26,4% nei maschi e del 7,8% nelle femmine. Stratificando i risultati per sesso ed età si riscontra che, mentre per le femmine non esiste nessuna differenza fra i 5 gruppi per i maschi è possibile evidenziare una differenza significativa fra il gruppo D (33%) e il gruppo E (18,9%). La valutazione dell’etanolemia ha dato i seguenti risultati: A: 1,61 ±0,54; B: 1,75±0,85; C: 1,99±0,80; D: 2,15±0,85; E: 2,10±0,85. Si evidenzia una differenza significativa tra A e C,D,E. Dai dati risulta i fattori di rischio sono il sesso maschile e l’età fra i 47-57 anni.
2010
42° Congresso Nazionale SIBioC
Roma, Italia
5-8 Ottobre, 2010
34
5
467
467
A. D'Andrea; G. D'Amico; L. Leotta; R. La Brasca; M. Mastrone; A. Salomone; M. Vincenti; R.A. Salvo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/129660
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact