Nei territori urbani della contemporaneità, con i loro interstizi, le loro liminalità, lo sguardo antropologico può svelare le relazioni attraverso le quali l’uomo e l’ambiente si co-costruiscono: «Non si ha città se non nei nostri — di ognuno — luoghi della città. […] La condivisione di ―luoghi è la condivisione di parte della nostra vita con altre persone». Sono molteplici i modi di vivere la città e innumerevoli le forme che assume l’abitare, comprese quelle che non prevedono una dimora fissa: abitare senza casa non significa non abitare nessun luogo, significa costruire la propria esistenza in rapporto a spazi diversi, spesso provvisori e condivisi con individui che non fanno parte della propria sfera parentale o amicale, come nel caso dei dormitori pubblici di Torino. L’abitare il dormitorio, di cui si intendono analizzare qui le modalità, si inscrive tra i modelli abitativi elaborati culturalmente dalla nostra società. Per questo motivo, studiare i servizi di accoglienza notturna nella loro strutturazione e nella loro collocazione spaziale nella città può dire molto della società che li ha costruiti.

Abitare senza casa

PORCELLANA, Valentina
2011-01-01

Abstract

Nei territori urbani della contemporaneità, con i loro interstizi, le loro liminalità, lo sguardo antropologico può svelare le relazioni attraverso le quali l’uomo e l’ambiente si co-costruiscono: «Non si ha città se non nei nostri — di ognuno — luoghi della città. […] La condivisione di ―luoghi è la condivisione di parte della nostra vita con altre persone». Sono molteplici i modi di vivere la città e innumerevoli le forme che assume l’abitare, comprese quelle che non prevedono una dimora fissa: abitare senza casa non significa non abitare nessun luogo, significa costruire la propria esistenza in rapporto a spazi diversi, spesso provvisori e condivisi con individui che non fanno parte della propria sfera parentale o amicale, come nel caso dei dormitori pubblici di Torino. L’abitare il dormitorio, di cui si intendono analizzare qui le modalità, si inscrive tra i modelli abitativi elaborati culturalmente dalla nostra società. Per questo motivo, studiare i servizi di accoglienza notturna nella loro strutturazione e nella loro collocazione spaziale nella città può dire molto della società che li ha costruiti.
2011
Sei mai stato in dormitorio? Analisi antropologica degli spazi d'accoglienza notturna a Torino
Aracne Editrice
Teoria e ricerca in educazione. Collana del Dipartimento di Scienze dell'Educazione e della Formazione dell'Università di Torino
14
9
39
9788854840614
http://store.aracneeditrice.com/it/libro_new.php?id=5915
esclusione sociale; antropologia degli spazi; educazione degli adulti; antropologia urbana
Porcellana V.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
39811.zip

Accesso aperto

Tipo di file: POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione 1.65 MB
Formato Unknown
1.65 MB Unknown Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/130908
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact