Storie dell’altro mondo. Calvino post-umano.

"Storie dell’altro mondo. Calvino post-umano." Articolato da pensatori come Haraway, Barad, Marchesini, Latour, o Wolfe, il post-human è una visione che rifiuta la separazione essenzialistica tra umano e non umano e, come le storie e i personaggi di Calvino, ne enfatizza le ibridazioni, le configurazioni associative, le co-emergenze. Questo saggio esamina le opere calviniane nella chiave post-umanista di un’“ontologia relazionale.” Dopo un’introduzione teorica, mi concentro su Palomar e sulle Cosmicomiche, considerate come espressioni del tentativo calviniano di costruire storie che spostino il focus narrativo oltre l’umano, dando luogo a una realtà ibrida e porosa di esseri, materie, forme e segni. Ne emerge una visione in cui la letteratura viene letta insieme (e comparativamente) con le scienze biologiche e con l'epistemologia. "Otherwordly stories. A post-humanist reading of Calvino’s works." Conceptualized by theorists such as Haraway, Barad, Marchesini, Latour, and Wolfe posthumanism is a vision that rejects the essentialist separation between the human and the nonhuman, and, quite like Calvino’s narratives, emphasizes their hybridizations, co-operative configurations, and active interplay. This essay examines Calvino’s works via the posthumanist lens of a “relational ontology.” After providing a theoretical introduction, I analyze Palomar and The Cosmicomics. These are, I suggest, the main expressions of Calvino’s attempt to build stories that move the narrative focus “past the human,” coalescing in a hybrid world of matters, forms, beings, and signs. As a result, the interweaving of literature and life sciences might inspire new ways of conceiving comparative literatures.