Le pratiche contemplative possono giocare un ruolo significativo per il ben essere individuale e collettivo. Data una definizione di esse e tracciata una ricostruzione dei processi di occidentalizzazione e secolarizzazione che le hanno caratterizzate dal dopoguerra ad oggi, suggerisco la necessità che il modello contemplativo sia considerato fondamentale nell’agire sociale e politico contemporaneo per la sua capacità di orientare la conoscenza e l’azione a partire da una dimensione spesso non considerata o sottovalutata della sostenibilità: quella interiore. Essa viene posta a fondamento dell’azione verso l’esterno, sia essa diretta all’ambiente o volta a ridurre le disuguaglianze sociali. La trasformazione sociale assume dunque una forma nuova, sulle basi di metodi di conoscenza e azione tra i più antichi, radicati nelle culture di saggezza dell’umanità. Due tendenze in atto indicano con chiarezza l’evolversi di questa prospettiva in forme ben più ampie rispetto alle più rosee aspettative: di recente il modello contemplativo sta evolvendo verso la costituzione di un paradigma epistemologico coerente e, sul piano sociale, economico e politico vengono sperimentate localmente forme nuove di trasformazione consapevole. Queste ultime sembrano essere ancor più necessarie in Paesi in cui il modello culturale prevalente nella vita sociale sembra essere caratterizzato da un grado più elevato di ego-centrismo.

Dallo stress oltre lo stress. Gestire se stessi come lavoro: una priorità vitale al tempo della crisi e della ri-(e)voluzione.

GIORGINO, VINCENZO MARIO BRUNO
2013-01-01

Abstract

Le pratiche contemplative possono giocare un ruolo significativo per il ben essere individuale e collettivo. Data una definizione di esse e tracciata una ricostruzione dei processi di occidentalizzazione e secolarizzazione che le hanno caratterizzate dal dopoguerra ad oggi, suggerisco la necessità che il modello contemplativo sia considerato fondamentale nell’agire sociale e politico contemporaneo per la sua capacità di orientare la conoscenza e l’azione a partire da una dimensione spesso non considerata o sottovalutata della sostenibilità: quella interiore. Essa viene posta a fondamento dell’azione verso l’esterno, sia essa diretta all’ambiente o volta a ridurre le disuguaglianze sociali. La trasformazione sociale assume dunque una forma nuova, sulle basi di metodi di conoscenza e azione tra i più antichi, radicati nelle culture di saggezza dell’umanità. Due tendenze in atto indicano con chiarezza l’evolversi di questa prospettiva in forme ben più ampie rispetto alle più rosee aspettative: di recente il modello contemplativo sta evolvendo verso la costituzione di un paradigma epistemologico coerente e, sul piano sociale, economico e politico vengono sperimentate localmente forme nuove di trasformazione consapevole. Queste ultime sembrano essere ancor più necessarie in Paesi in cui il modello culturale prevalente nella vita sociale sembra essere caratterizzato da un grado più elevato di ego-centrismo.
2013
VI
11
87
105
http://www.educazionesostenibile.it/portale/pianeta-formazione/culture-della-sostenibilita-/2013/1714-numero-10-2012.html
Vincenzo Mario Bruno GIORGINO
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