Cooperation and Innovation. ICT, firms and territory. Nella terza rivoluzione industriale l'intreccio di reti sociali e telematiche dà luogo a un sistema sociotecnico, che rende più facile incrementare forme di attivazione di individui e gruppi, costruire reti di produzione e scambio di conoscenze che configurano nuove e differenti modalità organizzative e relazionali utili per la crescita di un capitale tecnologico, umano e sociale. Un buon sistema sociotecnico può costruire e potenziare una densità di relazioni tecnologiche e sociali, in grado di favorire la crescita di un ambiente propenso a appropriarsi e usare le innovazioni e a stimolare forme di partecipazione e cooperazione fra gli attori sociali. Ciò costituisce un vantaggio non solo per gli imprenditori innovativi, le loro comunità di riferimento e i contesti operativi, ma per il più ampio insieme dei soggetti che operano in un territorio I dati e i case studies, raccolti nei sei capitoli del volume, mettono in evidenza la necessità e la problematicità della diffusione della banda larga, dei processi di appropriazione e uso delle tecnologie e delle relazioni fra imprese. Soprattutto sottolineano una nuova modalità di fare innovazione, basata su logiche meno competitive di quella industriale tradizionale che si rivela particolarmente utile per la crescita della economia digitale. Gli imprenditori di cui si racconta, in particolare quelli del settore ICT che sviluppano software open source e creano prodotti, applicazioni e servizi web 2.0, perseguono una strategia di innovazione collettiva, cooperativa e aperta. Per questi, più che per gli altri, l’innovazione è stata un’occasione per rispondere alla crisi economica, superare difficoltà, ostacoli e situazioni di incertezza attraverso il coworking e la coinnovation. La capacità di combinare l’innovazione tecnologica con l’innovazione sociale attraverso la messa in atto di un processo comunicativo aperto al dialogo e alla condivisione della conoscenza con i diversi attori e utilizzatori, sarebbe in grado di creare un circolo virtuoso utile per lo sviluppo di un territorio. II connubio fra densità tecnologica e densità sociale amplierebbe i vantaggi competitivi per le imprese innovative che, attraverso di esso, potrebbero costruire le loro reti di clientela e conoscenze. Inoltre tale connubio alimenterebbe la crescita di un ambiente favorevole all’innovazione in generale, espandendo per tutti le opportunità di accesso alle risorse necessarie e all’incremento di attività di rete. Per molte imprese, infatti, le ICT svolgerebbero un ruolo fondamentale non solo per abbattere i costi e aumentare la velocità delle prestazioni, ma anche per collegare in tempo reale domanda e offerta contribuendo così ad aumentare il valore prodotto. La appropriazione da parte degli attori economici di questo modello di innovazione e una loro partecipazione attiva in una logica di cooperazione con gli attori significativi nel territorio potrebbe collocare gli attori economici nuovamente fra i principali artefici di uno sviluppo che combini innovazione tecnologica e innovazione sociale. La ricerca di cui tratta il volume riguarda il caso del Piemonte, ma le considerazioni possono interessare studenti e studiosi, operatori del pubblico e del privato, curiosi e, in generale, chi vuole capire realtà che, nonostante le difficoltà e le molte contraddizioni, presentano potenziali dinamiche positive e capacità innovative in grado di cogliere le sfide della rivoluzione digitale.

Cooperare per innovare. ICT Imprese e territorio.

BERRA, Mariella
2014-01-01

Abstract

Cooperation and Innovation. ICT, firms and territory. Nella terza rivoluzione industriale l'intreccio di reti sociali e telematiche dà luogo a un sistema sociotecnico, che rende più facile incrementare forme di attivazione di individui e gruppi, costruire reti di produzione e scambio di conoscenze che configurano nuove e differenti modalità organizzative e relazionali utili per la crescita di un capitale tecnologico, umano e sociale. Un buon sistema sociotecnico può costruire e potenziare una densità di relazioni tecnologiche e sociali, in grado di favorire la crescita di un ambiente propenso a appropriarsi e usare le innovazioni e a stimolare forme di partecipazione e cooperazione fra gli attori sociali. Ciò costituisce un vantaggio non solo per gli imprenditori innovativi, le loro comunità di riferimento e i contesti operativi, ma per il più ampio insieme dei soggetti che operano in un territorio I dati e i case studies, raccolti nei sei capitoli del volume, mettono in evidenza la necessità e la problematicità della diffusione della banda larga, dei processi di appropriazione e uso delle tecnologie e delle relazioni fra imprese. Soprattutto sottolineano una nuova modalità di fare innovazione, basata su logiche meno competitive di quella industriale tradizionale che si rivela particolarmente utile per la crescita della economia digitale. Gli imprenditori di cui si racconta, in particolare quelli del settore ICT che sviluppano software open source e creano prodotti, applicazioni e servizi web 2.0, perseguono una strategia di innovazione collettiva, cooperativa e aperta. Per questi, più che per gli altri, l’innovazione è stata un’occasione per rispondere alla crisi economica, superare difficoltà, ostacoli e situazioni di incertezza attraverso il coworking e la coinnovation. La capacità di combinare l’innovazione tecnologica con l’innovazione sociale attraverso la messa in atto di un processo comunicativo aperto al dialogo e alla condivisione della conoscenza con i diversi attori e utilizzatori, sarebbe in grado di creare un circolo virtuoso utile per lo sviluppo di un territorio. II connubio fra densità tecnologica e densità sociale amplierebbe i vantaggi competitivi per le imprese innovative che, attraverso di esso, potrebbero costruire le loro reti di clientela e conoscenze. Inoltre tale connubio alimenterebbe la crescita di un ambiente favorevole all’innovazione in generale, espandendo per tutti le opportunità di accesso alle risorse necessarie e all’incremento di attività di rete. Per molte imprese, infatti, le ICT svolgerebbero un ruolo fondamentale non solo per abbattere i costi e aumentare la velocità delle prestazioni, ma anche per collegare in tempo reale domanda e offerta contribuendo così ad aumentare il valore prodotto. La appropriazione da parte degli attori economici di questo modello di innovazione e una loro partecipazione attiva in una logica di cooperazione con gli attori significativi nel territorio potrebbe collocare gli attori economici nuovamente fra i principali artefici di uno sviluppo che combini innovazione tecnologica e innovazione sociale. La ricerca di cui tratta il volume riguarda il caso del Piemonte, ma le considerazioni possono interessare studenti e studiosi, operatori del pubblico e del privato, curiosi e, in generale, chi vuole capire realtà che, nonostante le difficoltà e le molte contraddizioni, presentano potenziali dinamiche positive e capacità innovative in grado di cogliere le sfide della rivoluzione digitale.
2014
Rosenberg & Sellier
2
1
171
9788878852778
M. Berra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/150901
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