Originariamente sviluppato da James McCartney e ora diventato progetto open source, SuperCollider è un pacchetto software per la sintesi e il controllo dell’audio in tempo reale. Attualmente rappresenta lo stato dell’arte nell’ambito della programmazione audio: non c’è altro software disponibile che sia insieme così potente, efficiente, flessibile. Eppure, c’è indubbiamente un motivo per cui spesso SC è guardato con sospetto o con timore: SC non è esattamente “intuitivo”. In primo luogo, l’interfaccia che offre all’utente è di tipo testuale. Propriamente, SuperCollider si scrive: quanto basta per spaventare l’utente usuale che nell’uso del calcolatore è abituato a vedere più che a leggere. In secondo luogo, come tutti i software dedicati all’audio avanzato, SuperCollider richiede competenze relative alla sintesi del segnale audio e alla composizione musicale (nel senso più lato, aperto e sperimentale del termine), ma vi aggiunge competenze più strettamente informatiche, ad esempio, oltre alla teoria dei linguaggi di programmazione, il riferimento al concetto di architettura client/server. Tuttavia, quelli che appaiono come ostacoli sono in realtà il punto di forza di SC: la sua versatilità per le applicazioni software avanzate, la generalità in termini di relazioni con altri aspetti di modellizzazione informatica, l’espressività in termini di rappresentazioni simboliche agevolmente ottenibili. Questo manuale si propone di fornire una breve panoramica ed insieme un’introduzione a SuperCollider in italiano e di introdurre alcuni aspetti fondamentali relativi a quell’ambito che viene usualmente indicato, con una definizione a volte imprecisa e a volte impropria, computer music.

Introduzione a SuperCollider

VALLE, ANDREA
2015-01-01

Abstract

Originariamente sviluppato da James McCartney e ora diventato progetto open source, SuperCollider è un pacchetto software per la sintesi e il controllo dell’audio in tempo reale. Attualmente rappresenta lo stato dell’arte nell’ambito della programmazione audio: non c’è altro software disponibile che sia insieme così potente, efficiente, flessibile. Eppure, c’è indubbiamente un motivo per cui spesso SC è guardato con sospetto o con timore: SC non è esattamente “intuitivo”. In primo luogo, l’interfaccia che offre all’utente è di tipo testuale. Propriamente, SuperCollider si scrive: quanto basta per spaventare l’utente usuale che nell’uso del calcolatore è abituato a vedere più che a leggere. In secondo luogo, come tutti i software dedicati all’audio avanzato, SuperCollider richiede competenze relative alla sintesi del segnale audio e alla composizione musicale (nel senso più lato, aperto e sperimentale del termine), ma vi aggiunge competenze più strettamente informatiche, ad esempio, oltre alla teoria dei linguaggi di programmazione, il riferimento al concetto di architettura client/server. Tuttavia, quelli che appaiono come ostacoli sono in realtà il punto di forza di SC: la sua versatilità per le applicazioni software avanzate, la generalità in termini di relazioni con altri aspetti di modellizzazione informatica, l’espressività in termini di rappresentazioni simboliche agevolmente ottenibili. Questo manuale si propone di fornire una breve panoramica ed insieme un’introduzione a SuperCollider in italiano e di introdurre alcuni aspetti fondamentali relativi a quell’ambito che viene usualmente indicato, con una definizione a volte imprecisa e a volte impropria, computer music.
2015
Maggioli Editore
Apogeo Education
1
376
978-88-916-1068-3
http://www.maggiolieditore.it/introduzione-a-supercollider.html
computer music, audio digitale, programmazione audio, composizione algoritmica, SuperCollider
Valle, Andrea
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