La criptococcosi è una micosi causata da Cryptococcus neoformans e Cryptococcus gattii, diffusa in tutto il mondo, abitualmente benigna e a limitazione spontanea; tradizionalmente associata in passato ai pazienti con infezione da HIV, la cui incidenza tende ad aumentare negli ultimi anni in seguito ad un incremento dei soggetti immunocompromessi sottoposti a terapia antiblastica, trapianto di midollo osseo o organi solidi. Recentemente, tuttavia, a fronte di nuovi casi di infezione in soggetti immunocompetenti, queste schematizzazioni sono state ulteriormente rivisitate. La via di ingresso è costituita dall’inalazione di conidi con conseguente infezione polmonare. In assenza di una risposta immunitaria efficace, il fungo può propagarsi al sistema nervoso centrale per via ematogena e causare meningoencefaliti e infezioni cutanee disseminate. I farmaci prescritti in terapia (polieni, pirimidine fluorinate, azoli) presentano alcune criticità quali tossicità e farmacoresistenza, che talora ne limitano l’impiego. Alla luce del crescente interesse verso la medicina alternativa e considerata la necessità di individuare nuovi farmaci antifungini, in questo lavoro è stata valutata l’attività fungicida di numerosi oli essenziali (OE) (chiodi di garofano, melissa, pino, timo, rosmarino, eucalipto, origano, menta di Pancalieri, e altri) e di alcuni costituenti (carvacrolo, timolo e alfa-pinene) nei confronti di ceppi clinici di C.neoformans, mediante valutazione della minima concentrazione inibente (MIC) e della minima concentrazione fungicida (MFC), utilizzando il metodo della microdiluizione in brodo, secondo le linee guida CLSI. Inoltre, al fine di verificare la capacità degli OE di agire in sinergia con i farmaci convenzionali, è stata valutata l’interazione tra alcuni OE e azoli nei confronti di C.neoformans, mediante valutazione dell’indice di concentrazione frazionata inibitoria (FICI), utilizzando la tecnica delle diluizioni crociate. I risultati ottenuti evidenziano che la maggior parte degli OE saggiati possiede una rilevante attività fungicida nei confronti di C.neoformans, con valori di MIC interessanti in particolare per gli oli di pino, origano e chiodi di garofano e tra i componenti per il timolo, che esercitano un’azione fungicida a concentrazioni di OE (% v/v) molto basse. I risultati mostrano, inoltre, la presenza di significative relazioni sinergiche tra alcuni OE (es.: pino) e gli azoli (es: itraconazolo), con conseguente riduzione dei valori di MIC di entrambi i composti usati in combinazione. Questi risultati contribuiscono ad ampliare le conoscenze sull’azione fungicida degli oli essenziali, nell’ottica della messa a punto in futuro di nuove strategie terapeutiche che favoriscano la risoluzione delle infezioni fungine ed il contenimento dei fenomeni di tossicità e farmacoresistenza.

Azione fungicida degli oli essenziali nei confronti di Cryptococcus neoformans

SCALAS, Daniela;MANDRAS, Narcisa;ROANA, Janira;MARRA, ELISA SIMONA;TULLIO, Viviana Cristina
2014-01-01

Abstract

La criptococcosi è una micosi causata da Cryptococcus neoformans e Cryptococcus gattii, diffusa in tutto il mondo, abitualmente benigna e a limitazione spontanea; tradizionalmente associata in passato ai pazienti con infezione da HIV, la cui incidenza tende ad aumentare negli ultimi anni in seguito ad un incremento dei soggetti immunocompromessi sottoposti a terapia antiblastica, trapianto di midollo osseo o organi solidi. Recentemente, tuttavia, a fronte di nuovi casi di infezione in soggetti immunocompetenti, queste schematizzazioni sono state ulteriormente rivisitate. La via di ingresso è costituita dall’inalazione di conidi con conseguente infezione polmonare. In assenza di una risposta immunitaria efficace, il fungo può propagarsi al sistema nervoso centrale per via ematogena e causare meningoencefaliti e infezioni cutanee disseminate. I farmaci prescritti in terapia (polieni, pirimidine fluorinate, azoli) presentano alcune criticità quali tossicità e farmacoresistenza, che talora ne limitano l’impiego. Alla luce del crescente interesse verso la medicina alternativa e considerata la necessità di individuare nuovi farmaci antifungini, in questo lavoro è stata valutata l’attività fungicida di numerosi oli essenziali (OE) (chiodi di garofano, melissa, pino, timo, rosmarino, eucalipto, origano, menta di Pancalieri, e altri) e di alcuni costituenti (carvacrolo, timolo e alfa-pinene) nei confronti di ceppi clinici di C.neoformans, mediante valutazione della minima concentrazione inibente (MIC) e della minima concentrazione fungicida (MFC), utilizzando il metodo della microdiluizione in brodo, secondo le linee guida CLSI. Inoltre, al fine di verificare la capacità degli OE di agire in sinergia con i farmaci convenzionali, è stata valutata l’interazione tra alcuni OE e azoli nei confronti di C.neoformans, mediante valutazione dell’indice di concentrazione frazionata inibitoria (FICI), utilizzando la tecnica delle diluizioni crociate. I risultati ottenuti evidenziano che la maggior parte degli OE saggiati possiede una rilevante attività fungicida nei confronti di C.neoformans, con valori di MIC interessanti in particolare per gli oli di pino, origano e chiodi di garofano e tra i componenti per il timolo, che esercitano un’azione fungicida a concentrazioni di OE (% v/v) molto basse. I risultati mostrano, inoltre, la presenza di significative relazioni sinergiche tra alcuni OE (es.: pino) e gli azoli (es: itraconazolo), con conseguente riduzione dei valori di MIC di entrambi i composti usati in combinazione. Questi risultati contribuiscono ad ampliare le conoscenze sull’azione fungicida degli oli essenziali, nell’ottica della messa a punto in futuro di nuove strategie terapeutiche che favoriscano la risoluzione delle infezioni fungine ed il contenimento dei fenomeni di tossicità e farmacoresistenza.
2014
II Congresso Nazionale per la Ricerca sugli Oli Essenziali (SIROE)
Terni
14 - 16 novembre 2014
14/C8
32
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http://www.iss.it
oli essenziali, Cryptococcus neoformans, attività antifungina
Scalas, D.; Mandras, N.; Roana, J.; Marra, E.; Benvenuti, S.; Sacchetti, G.; Nostro, A.; Tullio, V.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/156591
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