Grazie allo sviluppo economico degli ultimi tre decenni, la Repubblica Popolare Cinese (RPC) si sta trasformando in un Paese ad alta urbanizzazione. Tale processo, tuttavia, non è stato esente da costi: a pagare il prezzo più alto è stato indubbiamente l’ambiente. I cittadini cinesi si trasferiscono nelle metropoli seguendo il miraggio di un’esistenza migliore, ma invece della “città che migliora la vita”, promessa dallo slogan dell’Expo Shanghai 2010, si trovano ad affrontare i disagi e le malattie causate dall’inquinamento, giunto ormai a livelli insostenibili. Negli ultimi anni, dunque, i residenti urbani cinesi, sempre più preoccupati per la sicurezza dell’ecosistema, hanno cominciato a chiedere di essere coinvolti nelle scelte che riguardano l’ambiente in cui vivono. E’ dunque possibile affermare che nella RPC si sta aprendo una nuova era di partecipazione in campo ambientale? Quali strumenti giuridici possono, in concreto, essere utilizzati dai cittadini cinesi per agire in difesa dell’ambiente? Questo saggio mira a comprendere, fino a che punto la nuova enfasi posta dal governo sull’urbanizzazione sostenibile stia favorendo la partecipazione del pubblico ai processi di governance ambientale. La nostra analisi si concentrerà, in particolare, sulle sperimentazioni portate avanti a livello locale nell’ultimo decennio e sui più recenti sviluppi legislativi e giurisprudenziali, al fine di valutare in che modo essi abbiano influito sulla capacità, da parte di cittadini e ONG, di accedere alla giustizia, e promuovere “azioni nel pubblico interesse ambientali” (环境公益诉讼, huanjing gongyi susong) efficaci.

Urbanizzazione sostenibile: governance sociale, ambiente e partecipazione pubblica nella Repubblica Popolare Cinese

NOVARETTI, Simona
2016-01-01

Abstract

Grazie allo sviluppo economico degli ultimi tre decenni, la Repubblica Popolare Cinese (RPC) si sta trasformando in un Paese ad alta urbanizzazione. Tale processo, tuttavia, non è stato esente da costi: a pagare il prezzo più alto è stato indubbiamente l’ambiente. I cittadini cinesi si trasferiscono nelle metropoli seguendo il miraggio di un’esistenza migliore, ma invece della “città che migliora la vita”, promessa dallo slogan dell’Expo Shanghai 2010, si trovano ad affrontare i disagi e le malattie causate dall’inquinamento, giunto ormai a livelli insostenibili. Negli ultimi anni, dunque, i residenti urbani cinesi, sempre più preoccupati per la sicurezza dell’ecosistema, hanno cominciato a chiedere di essere coinvolti nelle scelte che riguardano l’ambiente in cui vivono. E’ dunque possibile affermare che nella RPC si sta aprendo una nuova era di partecipazione in campo ambientale? Quali strumenti giuridici possono, in concreto, essere utilizzati dai cittadini cinesi per agire in difesa dell’ambiente? Questo saggio mira a comprendere, fino a che punto la nuova enfasi posta dal governo sull’urbanizzazione sostenibile stia favorendo la partecipazione del pubblico ai processi di governance ambientale. La nostra analisi si concentrerà, in particolare, sulle sperimentazioni portate avanti a livello locale nell’ultimo decennio e sui più recenti sviluppi legislativi e giurisprudenziali, al fine di valutare in che modo essi abbiano influito sulla capacità, da parte di cittadini e ONG, di accedere alla giustizia, e promuovere “azioni nel pubblico interesse ambientali” (环境公益诉讼, huanjing gongyi susong) efficaci.
2016
1
1
32
http://www.rqda.eu/
Diritto cinese, ambiente, urbanizzazione sostenibile, partecipazione pubblica
Novaretti, Simona
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