“Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone. Io me te magno, ahmm”. Con queste celebri parole Nando Moriconi, l’“americano a Roma” del film di Steno rinuncia temporaneamente alla propria infatuazione per lo stile di vita americano per riscoprirsi pienamente italiano nel proprio rapporto con il cibo. Proprio il cibo, in effetti, è generalmente considerato dagli italiani come uno degli aspetti più rappresentativi della propria identità nazionale, sentimento che arriva talvolta a sfociare in vere e proprie forme di convinto patriottismo quando non addirittura di aperto sciovinismo. Se però, da un lato, l’universo gastronomico italiano si articola in numerose varianti regionali e locali irriducibili a un’unica tradizione e a pochi piatti stereotipati, dall’altro, la passione collettiva degli italiani per la “propria” cucina sembra fare riferimento a un immaginario ben preciso e circoscritto, che trova nella pasta il suo elemento più rappresentativo. Perché? In che modo la pasta emerge come Oggetto di Valore in grado di sedurre il Soggetto (“gli italiani”), instaurando il processo amoroso (“amor di patria”)? E quali sono i valori di cui è investito tale Oggetto?

Siamo noi questo piatto di grano… L’immaginario gastronomico italiano tra seduzione e incontro amoroso

STANO, Simona
2012-01-01

Abstract

“Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone. Io me te magno, ahmm”. Con queste celebri parole Nando Moriconi, l’“americano a Roma” del film di Steno rinuncia temporaneamente alla propria infatuazione per lo stile di vita americano per riscoprirsi pienamente italiano nel proprio rapporto con il cibo. Proprio il cibo, in effetti, è generalmente considerato dagli italiani come uno degli aspetti più rappresentativi della propria identità nazionale, sentimento che arriva talvolta a sfociare in vere e proprie forme di convinto patriottismo quando non addirittura di aperto sciovinismo. Se però, da un lato, l’universo gastronomico italiano si articola in numerose varianti regionali e locali irriducibili a un’unica tradizione e a pochi piatti stereotipati, dall’altro, la passione collettiva degli italiani per la “propria” cucina sembra fare riferimento a un immaginario ben preciso e circoscritto, che trova nella pasta il suo elemento più rappresentativo. Perché? In che modo la pasta emerge come Oggetto di Valore in grado di sedurre il Soggetto (“gli italiani”), instaurando il processo amoroso (“amor di patria”)? E quali sono i valori di cui è investito tale Oggetto?
2012
E/C
11-12
70
75
http://www.ec-aiss.it/monografici/11_12_passioni_collettive.php
Patriottismo, italianità, passioni collettive, immaginario collettivo, pubblicità, semiotica
STANO, Simona
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