Attraverso un’analisi di alcuni aspetti della Terza Ricerca logica di Husserl, in cui vengono distinti i substrati (o materie) sintattici indipendenti dalle forme sintattiche dipendenti, si cercherà di delineare la differenza fondamentale che distingue l’ontologia fenomenologica da quella ermeneutica. Questa differenza può essere ravvisata, infatti, proprio nel modo di concepire la materia: come un elemento sostanziale (un essere al quale nulla re indiget ad existendum) o come un elemento dinamico, che è tale in virtù di una “mancanza” o di una incompletezza. Il senso di questa “mancanza” (steresis) verrà indagato, da una parte in riferimento alla concezione aristotelica della materia, cui Heidegger accenna in Vom Wesen und Begriff der physis, e dall’altra in riferimento alla distinzione, che Husserl traccia sempre nella Quarta ricerca logica, tra elementi categorematici ed elementi sincategorematici. Da ciò emerge una diversa caratterizzazione dell’ontologia fenomenologica e di quella ermeneutica, caratterizzabili proprio in base a questa distinzione grammaticale: categorematica la prima, in quanto concepisce i substrati ultimi, iletici, come elementi sostanziali, sincategorematica la seconda, in quanto concepisce la realtà come intrinsecamente “incompleta”, e perciò segnata dal movimento.

Materia noematica e materia temporale: tra fenomenologia ed ermeneutica

CHIURAZZI, Gaetano
2016-01-01

Abstract

Attraverso un’analisi di alcuni aspetti della Terza Ricerca logica di Husserl, in cui vengono distinti i substrati (o materie) sintattici indipendenti dalle forme sintattiche dipendenti, si cercherà di delineare la differenza fondamentale che distingue l’ontologia fenomenologica da quella ermeneutica. Questa differenza può essere ravvisata, infatti, proprio nel modo di concepire la materia: come un elemento sostanziale (un essere al quale nulla re indiget ad existendum) o come un elemento dinamico, che è tale in virtù di una “mancanza” o di una incompletezza. Il senso di questa “mancanza” (steresis) verrà indagato, da una parte in riferimento alla concezione aristotelica della materia, cui Heidegger accenna in Vom Wesen und Begriff der physis, e dall’altra in riferimento alla distinzione, che Husserl traccia sempre nella Quarta ricerca logica, tra elementi categorematici ed elementi sincategorematici. Da ciò emerge una diversa caratterizzazione dell’ontologia fenomenologica e di quella ermeneutica, caratterizzabili proprio in base a questa distinzione grammaticale: categorematica la prima, in quanto concepisce i substrati ultimi, iletici, come elementi sostanziali, sincategorematica la seconda, in quanto concepisce la realtà come intrinsecamente “incompleta”, e perciò segnata dal movimento.
2016
Understanding Matter. Vol. 2: Contemporary Lines
New Digital Frontiers
Nodi - Collana di Storia della Filosofia
2
49
62
9788899487096
9788899487119
materia, forma, essenza, Husserl, Heidegger
Chiurazzi, G.
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