Questa è una storia di solidarietà e di speranza, è la storia di Gustavo Colonnetti, scienziato di eccezionale carisma che, costretto all’esilio in Svizzera nel 1943, volle mettere se stesso al servizio della collettività, istituendo a Losanna, Friburgo, Neuchâtel, Ginevra, Mürren e Huttwil cinque Campi Universitari per studenti militari internati. L’esperienza didattica e culturale rappresentata da questi Campi, creati nel 1943 e funzionanti fino al 1945, ha destato più volte l’interesse storiografico. Attraverso l’esame di numerose fonti inedite, custodite presso l’Archivio Colonnetti di Torino, è tuttavia ora possibile illustrare con precisione di dettagli i contorni di quella che fu un’autentica avventura intellettuale, fornendo una completa panoramica dei corsi offerti, delle conferenze tenute e dell’attività editoriale che fiorì all’interno dei Campi. Dopo aver tratteggiato a grandi linee la figura di Gustavo Colonnetti (1886-1968), rettore del Campo di Losanna, e i tratti salienti del suo magistero scientifico e spirituale, si ripercorreranno le tappe che portarono all’istituzione dei Campi Universitari in Svizzera, mettendo in risalto le finalità con cui furono avviati e le difficoltà burocratiche e materiali che si dovettero superare per la loro realizzazione. Particolare attenzione sarà riservata ai contributi di due docenti dell’Ateneo torinese costretti all’esilio - Gino Fano e Bonaparte Colombo - che non solo tennero i corsi di Matematiche speciali, Geometria descrittiva e analitica a Losanna, nell’‘Università in esilio’ creata da Colonnetti, ma seppero anche inserirsi a pieno titolo nel contesto scientifico locale e nella rete degli organismi internazionali di aiuto alle vittime delle persecuzioni antisemite. Le cento lettere qui pubblicate, selezionate fra le migliaia custodite nell’Archivio Colonnetti di Torino forniscono un ritratto vivido, a tratti dolente, di tutto ciò che questo illustre scienziato, alieno al potere e ai compromessi, fece per coordinare il funzionamento dei Campi. A queste lettere si è scelto di accostare alcuni rapporti e relazioni ufficiali inerenti il Campo di Losanna, custoditi a Berna presso l’Archivio Federale Svizzero, a illustrazione della distanza siderale che separò gli ideali culturali e spirituali del corpo docente di questo Campo dalle piccole e grandi meschinerie del suo establishment militare.
Scienza in esilio. Gustavo Colonnetti e i campi universitari in Svizzera (1943-1945)
Erika Luciano
2017-01-01
Abstract
Questa è una storia di solidarietà e di speranza, è la storia di Gustavo Colonnetti, scienziato di eccezionale carisma che, costretto all’esilio in Svizzera nel 1943, volle mettere se stesso al servizio della collettività, istituendo a Losanna, Friburgo, Neuchâtel, Ginevra, Mürren e Huttwil cinque Campi Universitari per studenti militari internati. L’esperienza didattica e culturale rappresentata da questi Campi, creati nel 1943 e funzionanti fino al 1945, ha destato più volte l’interesse storiografico. Attraverso l’esame di numerose fonti inedite, custodite presso l’Archivio Colonnetti di Torino, è tuttavia ora possibile illustrare con precisione di dettagli i contorni di quella che fu un’autentica avventura intellettuale, fornendo una completa panoramica dei corsi offerti, delle conferenze tenute e dell’attività editoriale che fiorì all’interno dei Campi. Dopo aver tratteggiato a grandi linee la figura di Gustavo Colonnetti (1886-1968), rettore del Campo di Losanna, e i tratti salienti del suo magistero scientifico e spirituale, si ripercorreranno le tappe che portarono all’istituzione dei Campi Universitari in Svizzera, mettendo in risalto le finalità con cui furono avviati e le difficoltà burocratiche e materiali che si dovettero superare per la loro realizzazione. Particolare attenzione sarà riservata ai contributi di due docenti dell’Ateneo torinese costretti all’esilio - Gino Fano e Bonaparte Colombo - che non solo tennero i corsi di Matematiche speciali, Geometria descrittiva e analitica a Losanna, nell’‘Università in esilio’ creata da Colonnetti, ma seppero anche inserirsi a pieno titolo nel contesto scientifico locale e nella rete degli organismi internazionali di aiuto alle vittime delle persecuzioni antisemite. Le cento lettere qui pubblicate, selezionate fra le migliaia custodite nell’Archivio Colonnetti di Torino forniscono un ritratto vivido, a tratti dolente, di tutto ciò che questo illustre scienziato, alieno al potere e ai compromessi, fece per coordinare il funzionamento dei Campi. A queste lettere si è scelto di accostare alcuni rapporti e relazioni ufficiali inerenti il Campo di Losanna, custoditi a Berna presso l’Archivio Federale Svizzero, a illustrazione della distanza siderale che separò gli ideali culturali e spirituali del corpo docente di questo Campo dalle piccole e grandi meschinerie del suo establishment militare.File | Dimensione | Formato | |
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