«Poema di sangue e di lussuria», come la definí il suo autore, la Francesca da Rimini è una tragedia in versi rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 9 dicembre 1901 dalla compagnia di Eleonora Duse, con la «divina» nella parte della protagonista e Gabriele D’Annunzio nel ruolo di regista. Nel testo teatrale rivivono gli amanti immortali di Dante attraverso la versione romanzata della tragica storia raccontata da Boccaccio nella sua esposizione del quinto canto dell’Inferno, e si introducono interessanti novità, come la schiava cipriota Smaragdi e il fosco Malatestino, innamorato respinto da Francesca, che per vendetta si fa delatore dell’adulterio presso il fratello maggiore Gianciotto Malatesta. In questa nuova edizione, il fitto commento del curatore mette in luce gli innumerevoli riferimenti storici e letterari disseminati nel testo poetico (la Commedia in particolare), facendo emergere l’accurato lavoro compiuto da D’Annunzio, che per la sua tragedia si documentò scrupolosamente con l’obiettivo dichiarato di rendere vivi e palpitanti i suoi drammatici personaggi.

G. d'Annunzio, Francesca da Rimini, a cura di Donato Pirovano

Donato Pirovano
2018-01-01

Abstract

«Poema di sangue e di lussuria», come la definí il suo autore, la Francesca da Rimini è una tragedia in versi rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 9 dicembre 1901 dalla compagnia di Eleonora Duse, con la «divina» nella parte della protagonista e Gabriele D’Annunzio nel ruolo di regista. Nel testo teatrale rivivono gli amanti immortali di Dante attraverso la versione romanzata della tragica storia raccontata da Boccaccio nella sua esposizione del quinto canto dell’Inferno, e si introducono interessanti novità, come la schiava cipriota Smaragdi e il fosco Malatestino, innamorato respinto da Francesca, che per vendetta si fa delatore dell’adulterio presso il fratello maggiore Gianciotto Malatesta. In questa nuova edizione, il fitto commento del curatore mette in luce gli innumerevoli riferimenti storici e letterari disseminati nel testo poetico (la Commedia in particolare), facendo emergere l’accurato lavoro compiuto da D’Annunzio, che per la sua tragedia si documentò scrupolosamente con l’obiettivo dichiarato di rendere vivi e palpitanti i suoi drammatici personaggi.
2018
Francesca da Rimini
Salerno Editrice
Faville
58
1
280
9788869732966
Gabriele d'Annunzio, Dante Alighieri, Teatro
Donato Pirovano
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