Nelle popolazioni umane il successo riproduttivo dipende dal numero totale di discendenti che ogni coppia o meglio, ogni donna, lascia alle generazioni successive. Tuttavia la selezione naturale non opera solo attraverso la fecondità differenziale, in quanto la fitness biologica è determinata anche dalla sopravvivenza dei discendenti, almeno fino al raggiungimento della loro età riproduttiva. Il presente studio è stato condotto sulla popolazione di Chiomonte, piccolo comune rurale della Val di Susa (Piemonte, Italia). Sono state analizzate le variazioni dell’indice di opportunità di selezione naturale di Crow (It) e delle sue componenti (indici di mortalità preriproduttiva Im e di fecodità If) dal 1670 al 1830. In questo intervallo di tempo nella comunità si sono verificati importanti cambiamenti che, a livello economico e sociale, hanno avuto ripercussioni su alcuni aspetti relativi alla struttura delle famiglie e alla loro discendenza. A partire dagli atti di matrimonio, battesimo e decesso riportati nei registri parrocchiali è stato possibile ricostituire le famiglie “biologiche” e analizzare la storia riproduttiva di circa l’80% delle donne sposate, valutando il numero di figli avuti da ciascuna in relazione all’età al matrimonio e alla sua durata. L’analisi dell’interazione tra i patterns di mortalità e l’opportunità di selezione naturale ha permesso di comprendere le potenziali implicazioni delle crisi di mortalità e soprattutto il ruolo che la mortalità infantile aveva in passato. Questa, infatti, si mantiene su valori prossimi al 250‰ fino alla seconda metà del XVIII secolo per poi abbassarsi a valori mediamente inferiori al 220‰, comportando una diminuzione del peso della componente di mortalità preriproduttiva sulla opportunità di selezione totale. Nel trend di variazione di It, infatti, si possono identificare due periodi: un primo, dal 1670 fino alla metà del XVIII secolo, nel quale It presenta un andamento relativamente costante e un secondo in cui tende a diminuire progressivamente. Negli ultimi periodi, infine, si osserva la tendenza a un progressivo aumento della componente legata alla fecondità.

Opportunità di selezione naturale in una comunità alpina dell’Antico Delfinato

M. Girotti;A. Orrù;R. Boano;
2017-01-01

Abstract

Nelle popolazioni umane il successo riproduttivo dipende dal numero totale di discendenti che ogni coppia o meglio, ogni donna, lascia alle generazioni successive. Tuttavia la selezione naturale non opera solo attraverso la fecondità differenziale, in quanto la fitness biologica è determinata anche dalla sopravvivenza dei discendenti, almeno fino al raggiungimento della loro età riproduttiva. Il presente studio è stato condotto sulla popolazione di Chiomonte, piccolo comune rurale della Val di Susa (Piemonte, Italia). Sono state analizzate le variazioni dell’indice di opportunità di selezione naturale di Crow (It) e delle sue componenti (indici di mortalità preriproduttiva Im e di fecodità If) dal 1670 al 1830. In questo intervallo di tempo nella comunità si sono verificati importanti cambiamenti che, a livello economico e sociale, hanno avuto ripercussioni su alcuni aspetti relativi alla struttura delle famiglie e alla loro discendenza. A partire dagli atti di matrimonio, battesimo e decesso riportati nei registri parrocchiali è stato possibile ricostituire le famiglie “biologiche” e analizzare la storia riproduttiva di circa l’80% delle donne sposate, valutando il numero di figli avuti da ciascuna in relazione all’età al matrimonio e alla sua durata. L’analisi dell’interazione tra i patterns di mortalità e l’opportunità di selezione naturale ha permesso di comprendere le potenziali implicazioni delle crisi di mortalità e soprattutto il ruolo che la mortalità infantile aveva in passato. Questa, infatti, si mantiene su valori prossimi al 250‰ fino alla seconda metà del XVIII secolo per poi abbassarsi a valori mediamente inferiori al 220‰, comportando una diminuzione del peso della componente di mortalità preriproduttiva sulla opportunità di selezione totale. Nel trend di variazione di It, infatti, si possono identificare due periodi: un primo, dal 1670 fino alla metà del XVIII secolo, nel quale It presenta un andamento relativamente costante e un secondo in cui tende a diminuire progressivamente. Negli ultimi periodi, infine, si osserva la tendenza a un progressivo aumento della componente legata alla fecondità.
2017
38
1
12
selezione naturale, Indice di Crow, popolazioni alpine
M. Girotti, S. De Iasio, A. Orrù, R. Boano, G. Boetsch
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