Il lavoro è teso ad indagare la disciplina di origine internazionale degli appalti pubblici in relazione alla ricercata apertura dei mercati alla concorrenza internazionale; due sono gli ambiti normativi di riferimento: l’Organizzazione Mondiale del Commercio e la Comunità Europea. Nel primo capitolo sono analizzate le due normative di riferimento attraverso la loro evoluzione storica e la diversa struttura istituzionale di cui sono riferimento. Da un lato, gli accordi multilaterali di liberalizzazione del commercio internazionale, prevedono accordi specifici sugli appalti pubblici articolati sul principio del trattamento nazionale e sulla clausola della nazione più favorita; dell’accordo del 1994 concluso nel quadro OMC sono analizzati in particolare il campo di applicazione e l’eventuale fase di controllo giurisdizionale sull’applicazione. Dall’altro lato, il diritto comunitario degli appalti pubblici nella sua dimensione storica e nella quale disciplina necessaria per la creazione del mercato interno. Nel secondo capitolo lo studio analizza le relazioni tra Accordo sugli appalti pubblici dell’OMC e disciplina comunitaria; si evidenziano la competenza esclusiva della Comunità europea a concludere accordi internazionali in materia; le modalità di adattamento dell’ordinamento comunitario agli accordi internazionali OMC, con particolare riferimento alla materia degli appalti pubblici; nonché gli effetti degli accordi internazionali OMC nell’ordinamento comunitario e nell’ordinamento dei singoli Stati membri. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi delle norme che, nei due ordinamenti di riferimento, disciplinano la partecipazione degli operatori economici alle gare ed, eventualmente, di essere aggiudicatari di un contratto d’appalto, considerato come questi gruppi di norme sono quelle che più influiscono sui meccanismi di apertura del mercato degli appalti pubblici alla concorrenza internazionale.
Gli appalti pubblici nell'Organizzazione mondiale del commercio e nella Comunità europea
Margherita SALVADORI
2001-01-01
Abstract
Il lavoro è teso ad indagare la disciplina di origine internazionale degli appalti pubblici in relazione alla ricercata apertura dei mercati alla concorrenza internazionale; due sono gli ambiti normativi di riferimento: l’Organizzazione Mondiale del Commercio e la Comunità Europea. Nel primo capitolo sono analizzate le due normative di riferimento attraverso la loro evoluzione storica e la diversa struttura istituzionale di cui sono riferimento. Da un lato, gli accordi multilaterali di liberalizzazione del commercio internazionale, prevedono accordi specifici sugli appalti pubblici articolati sul principio del trattamento nazionale e sulla clausola della nazione più favorita; dell’accordo del 1994 concluso nel quadro OMC sono analizzati in particolare il campo di applicazione e l’eventuale fase di controllo giurisdizionale sull’applicazione. Dall’altro lato, il diritto comunitario degli appalti pubblici nella sua dimensione storica e nella quale disciplina necessaria per la creazione del mercato interno. Nel secondo capitolo lo studio analizza le relazioni tra Accordo sugli appalti pubblici dell’OMC e disciplina comunitaria; si evidenziano la competenza esclusiva della Comunità europea a concludere accordi internazionali in materia; le modalità di adattamento dell’ordinamento comunitario agli accordi internazionali OMC, con particolare riferimento alla materia degli appalti pubblici; nonché gli effetti degli accordi internazionali OMC nell’ordinamento comunitario e nell’ordinamento dei singoli Stati membri. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi delle norme che, nei due ordinamenti di riferimento, disciplinano la partecipazione degli operatori economici alle gare ed, eventualmente, di essere aggiudicatari di un contratto d’appalto, considerato come questi gruppi di norme sono quelle che più influiscono sui meccanismi di apertura del mercato degli appalti pubblici alla concorrenza internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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