Nell’ambito dell’attribuzione di identità a fini forensi, ci si pone il problema di oggettivare i criteri che portano al riconoscimento di un soggetto, perché ritenuto colpevole di un reato o per scagionarlo. Rendere oggettivo il riconoscimento significa potersi avvalere di metodi e metodologie consolidate e provate che, con responsi analitici, siano in grado di superare il limite della prova testimoniale, potenzialmente soggetta a distorsioni percettive e a falsi ricordi.

La morfometria: strumento per la classificazione di strutture anatomiche nell’ambito dell’attribuzione di identità forense

Nello Balossino;Mario Coriasco;Sergio Rabellino
2018-01-01

Abstract

Nell’ambito dell’attribuzione di identità a fini forensi, ci si pone il problema di oggettivare i criteri che portano al riconoscimento di un soggetto, perché ritenuto colpevole di un reato o per scagionarlo. Rendere oggettivo il riconoscimento significa potersi avvalere di metodi e metodologie consolidate e provate che, con responsi analitici, siano in grado di superare il limite della prova testimoniale, potenzialmente soggetta a distorsioni percettive e a falsi ricordi.
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http://www.ojs.unito.it/index.php/jbp/article/view/3037/2720
morfometria, rappresentazione di forme, descrizione di forme, volto umano, attribuzione d'identità
Nello Balossino, Mario Coriasco, Sergio Rabellino
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