Questo studio quali-quantitativo analizza se e come le donne migranti interrompano la loro partecipazione lavorativa quando nasce un figlio, se istruzione o area geografica di provenienza facciano differenza, e che narrazioni diano delle pratiche seguite. I dati dell’Indagine campionaria sulle nascite mostrano che nel contesto di "familismo by default" italiano per le madri immigrate i rischi di esclusione dal mercato del lavoro sono più elevati che per le native, soprattutto se provenienti dall’Africa e soprattutto perché più frequentemente lavoratrici in nero o a tempo determinato pre-gravidanza. Inoltre per effetto di dequalificazione e non trasferibilità di competenze ottenute all’estero il titolo di studio pare contare meno rispetto alle native. L’analisi delle interviste qualitative, alcune anche longitudinali, mostra come vincoli strutturali e istituzionali si intreccino con modelli culturali, favorendo processi di doing gender. Le pratiche di lavoro-famiglia delle migranti rispondono a ideali di intensive mothering, ma paiono anche fortemente plasmate dalle risorse socio-economiche dei circuiti migratori, e dalla limitata accessibilità delle misure di conciliazione

Le interruzioni lavorative delle donne migranti in transizione alla genitorialità in Italia

Santero Arianna
First
;
Solera Cristina
2018-01-01

Abstract

Questo studio quali-quantitativo analizza se e come le donne migranti interrompano la loro partecipazione lavorativa quando nasce un figlio, se istruzione o area geografica di provenienza facciano differenza, e che narrazioni diano delle pratiche seguite. I dati dell’Indagine campionaria sulle nascite mostrano che nel contesto di "familismo by default" italiano per le madri immigrate i rischi di esclusione dal mercato del lavoro sono più elevati che per le native, soprattutto se provenienti dall’Africa e soprattutto perché più frequentemente lavoratrici in nero o a tempo determinato pre-gravidanza. Inoltre per effetto di dequalificazione e non trasferibilità di competenze ottenute all’estero il titolo di studio pare contare meno rispetto alle native. L’analisi delle interviste qualitative, alcune anche longitudinali, mostra come vincoli strutturali e istituzionali si intreccino con modelli culturali, favorendo processi di doing gender. Le pratiche di lavoro-famiglia delle migranti rispondono a ideali di intensive mothering, ma paiono anche fortemente plasmate dalle risorse socio-economiche dei circuiti migratori, e dalla limitata accessibilità delle misure di conciliazione
2018
1
49
69
donne immigrate, interruzioni lavorative, conciliazione famiglia-lavoro
Santero Arianna; Solera Cristina
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