Il cranio di Giuseppe Villella, sul quale Cesare Lombroso fondò la sua teoria dell’atavismo, è esposto al Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino. È stato oggetto di una vicenda giudiziaria che si è ora conclusa, dopo sette anni, con una sentenza della Corte di Cassazione di grande rilevanza per i musei italiani, che ribadisce l’importanza storico-scientifica del reperto e la sua natura di bene culturale.

Al Museo Lombroso di Torino il caso del cranio di Giuseppe Villella: un patrimonio in beni culturali, la sua vera storia, le tappe giudiziarie, le implicazioni giuridiche e museologiche

Cristina Cilli;Sergio Foà;Germana Gastaldi;Giacomo Giacobini;Giancarla Malerba;Silvano Montaldo
2019-01-01

Abstract

Il cranio di Giuseppe Villella, sul quale Cesare Lombroso fondò la sua teoria dell’atavismo, è esposto al Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino. È stato oggetto di una vicenda giudiziaria che si è ora conclusa, dopo sette anni, con una sentenza della Corte di Cassazione di grande rilevanza per i musei italiani, che ribadisce l’importanza storico-scientifica del reperto e la sua natura di bene culturale.
2019
13
139
150
resti umani, Codice dei beni culturali, Museo Lombroso.
Cristina Cilli, Sergio Foà, Germana Gastaldi, Giacomo Giacobini, Daniele Jalla, Giancarla Malerba, Maria Teresa Milicia, Silvano Montaldo
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
MUSCI_CILLI_ET_AL_2019.pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 2.76 MB
Formato Adobe PDF
2.76 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1723857
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact