La curatela del poderoso volume dedicato agli scritti letterari di Herling (1856 pagine) ha richiesto un ragguardevole impegno in tutte le fasi che hanno portato alla sua realizzazione, a partire dalla progettazione della struttura, alla scelta dei testi, alla definizione dei contributi (aprono il volume il saggio introduttivo di Włodzimierz Bolecki, il ricordo di Goffredo Fofi e la cronologia curata da Marta Herling), alla stesure dei commenti e delle notizie, fino alla revisione finale. Il risultato è la più estesa presentazione dell’opera di questo classico del Novecento al pubblico italiano. Nella scelta delle opere da inserire nel volume, alcune delle quali tradotte da Vera Verdiani per la prima volta in italiano, si è deciso di privilegiare lo scrittore sul critico e sul pubblicista. La prima sezione del Meridiano è dunque dedicata a Un mondo a parte e in appendice al testo è presente un dossier che comprende alcune delle più significative prefazioni e autoprefazioni all’opera (mentre negli Apparati è stato inserito come commento il saggio del 2017 di Francesco Cataluccio). Ruolo centrale nel Meridiano è stato dato al Diario scritto di notte, che costituisce la seconda sezione. Una specificità che distingue l’impostazione del volume dei Meridiani dall’edizione critica polacca è l’aver mantenuto la collocazione originaria dei racconti all’interno del Diario scritto di notte (così come era stato fatto dall’autore per la traduzione francese e per quella italiana del Diario degli anni 1971-87 qui riproposta), destinando alla sezione dei racconti solo quelli pubblicati autonomamente. Questa decisione, oltre a rispettare l’impostazione dell’autore, è stata operata soprattutto perché, a parere della curatrice, solo conservando l’impianto originale del Diario si può cogliere appieno il formarsi della scrittura di Herling, le sue corrispondenze interne, il perfezionarsi di una tecnica che era già presente in maniera embrionale nei primi suoi scritti, saggi e racconti. Nell’operare la scelta dei testi del Diario scritto di notte per gli anni 1988-2000 si è preso per modello la selezione fatta dall’autore per gli anni precedenti, tenendo inoltre conto da un lato della loro rappresentatività all’interno dell’opera dell’autore, dall’altro quanto potrebbe risultare di maggiore interesse per un lettore italiano. Per dare spazio e respiro al Diario, non sono stati inclusi nel volume il romanzo già edito in Italia La notte bianca dell’amore, la pubblicistica e i testi di critica letteraria, che pure hanno un notevole rilievo nella sua opera ma che anch’essi sono stati, almeno parzialmente, tradotti in italiano. Gli Apparati di commento posti a corredo dei testi svolgono molteplici funzioni. Oltre a fornire informazioni di carattere bibliografico e sulla genesi delle opere, ovvero sul contesto della narrazione, essi riuniscono brevi brani di commento e citazioni utili a chiarire riferimenti alla storia e alla cultura polacca presumibilmente non noti al lettore italiano, ma soprattutto ricostruiscono e offrono chiavi e percorsi di lettura per avvicinarsi all’opera della scrittore illustrando come il Diario scritto di notte divenga gradualmente il fulcro attorno al quale ruota e prende forma gran parte dell’opera letteraria e saggistica dell’autore e rappresenta la piena realizzazione del modello di scrittura da lui elaborato, il suo opus magnum, in cui forme espressive diverse si intersecano e superano i confini convenzionali dei generi letterari con un serrato alternarsi e intrecciarsi di riflessioni e narrazioni che spaziano in un ampio orizzonte tematico, dalla storia alla letteratura, alle arti visive, alla politica, a temi di carattere esistenziale e religioso, ma anche di attualità e di cronaca in una tensione sempre presente tra letteratura e etica. Viene inoltre ricostruito il percorso che ha portato alla formula del Diario come riflessione intellettuale sulla storia e sulla dimensione umana, con il netto rifiuto dell’intimismo in una scrittura asciutta e incisiva che intende la letteratura come indagine dell’essere, per cui il peso sempre maggiore che assume per l’autore la narrativa. Nei commenti si propongono infine vari percorsi tematici all'interno dell’opera di Herling, inquadrando elementi quali gli anni della formazione, l’esperienza del gulag, la guerra, il doppio esilio, il ruolo di “Kultura” e di “Tempo Presente” e più in generale la dimensione storica, per poi passare a evidenziare aspetti esistenziali e metafisici, e le tematiche ricorrenti della sua narrativa , quali la presenza del Male, il rapporto con l'ebraismo e il cristianesimo, i rimandi a determinate opere d’arte e letterarie. Completano gli apparati la bibliografia.

Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti

Krystyna Jaworska
2019-01-01

Abstract

La curatela del poderoso volume dedicato agli scritti letterari di Herling (1856 pagine) ha richiesto un ragguardevole impegno in tutte le fasi che hanno portato alla sua realizzazione, a partire dalla progettazione della struttura, alla scelta dei testi, alla definizione dei contributi (aprono il volume il saggio introduttivo di Włodzimierz Bolecki, il ricordo di Goffredo Fofi e la cronologia curata da Marta Herling), alla stesure dei commenti e delle notizie, fino alla revisione finale. Il risultato è la più estesa presentazione dell’opera di questo classico del Novecento al pubblico italiano. Nella scelta delle opere da inserire nel volume, alcune delle quali tradotte da Vera Verdiani per la prima volta in italiano, si è deciso di privilegiare lo scrittore sul critico e sul pubblicista. La prima sezione del Meridiano è dunque dedicata a Un mondo a parte e in appendice al testo è presente un dossier che comprende alcune delle più significative prefazioni e autoprefazioni all’opera (mentre negli Apparati è stato inserito come commento il saggio del 2017 di Francesco Cataluccio). Ruolo centrale nel Meridiano è stato dato al Diario scritto di notte, che costituisce la seconda sezione. Una specificità che distingue l’impostazione del volume dei Meridiani dall’edizione critica polacca è l’aver mantenuto la collocazione originaria dei racconti all’interno del Diario scritto di notte (così come era stato fatto dall’autore per la traduzione francese e per quella italiana del Diario degli anni 1971-87 qui riproposta), destinando alla sezione dei racconti solo quelli pubblicati autonomamente. Questa decisione, oltre a rispettare l’impostazione dell’autore, è stata operata soprattutto perché, a parere della curatrice, solo conservando l’impianto originale del Diario si può cogliere appieno il formarsi della scrittura di Herling, le sue corrispondenze interne, il perfezionarsi di una tecnica che era già presente in maniera embrionale nei primi suoi scritti, saggi e racconti. Nell’operare la scelta dei testi del Diario scritto di notte per gli anni 1988-2000 si è preso per modello la selezione fatta dall’autore per gli anni precedenti, tenendo inoltre conto da un lato della loro rappresentatività all’interno dell’opera dell’autore, dall’altro quanto potrebbe risultare di maggiore interesse per un lettore italiano. Per dare spazio e respiro al Diario, non sono stati inclusi nel volume il romanzo già edito in Italia La notte bianca dell’amore, la pubblicistica e i testi di critica letteraria, che pure hanno un notevole rilievo nella sua opera ma che anch’essi sono stati, almeno parzialmente, tradotti in italiano. Gli Apparati di commento posti a corredo dei testi svolgono molteplici funzioni. Oltre a fornire informazioni di carattere bibliografico e sulla genesi delle opere, ovvero sul contesto della narrazione, essi riuniscono brevi brani di commento e citazioni utili a chiarire riferimenti alla storia e alla cultura polacca presumibilmente non noti al lettore italiano, ma soprattutto ricostruiscono e offrono chiavi e percorsi di lettura per avvicinarsi all’opera della scrittore illustrando come il Diario scritto di notte divenga gradualmente il fulcro attorno al quale ruota e prende forma gran parte dell’opera letteraria e saggistica dell’autore e rappresenta la piena realizzazione del modello di scrittura da lui elaborato, il suo opus magnum, in cui forme espressive diverse si intersecano e superano i confini convenzionali dei generi letterari con un serrato alternarsi e intrecciarsi di riflessioni e narrazioni che spaziano in un ampio orizzonte tematico, dalla storia alla letteratura, alle arti visive, alla politica, a temi di carattere esistenziale e religioso, ma anche di attualità e di cronaca in una tensione sempre presente tra letteratura e etica. Viene inoltre ricostruito il percorso che ha portato alla formula del Diario come riflessione intellettuale sulla storia e sulla dimensione umana, con il netto rifiuto dell’intimismo in una scrittura asciutta e incisiva che intende la letteratura come indagine dell’essere, per cui il peso sempre maggiore che assume per l’autore la narrativa. Nei commenti si propongono infine vari percorsi tematici all'interno dell’opera di Herling, inquadrando elementi quali gli anni della formazione, l’esperienza del gulag, la guerra, il doppio esilio, il ruolo di “Kultura” e di “Tempo Presente” e più in generale la dimensione storica, per poi passare a evidenziare aspetti esistenziali e metafisici, e le tematiche ricorrenti della sua narrativa , quali la presenza del Male, il rapporto con l'ebraismo e il cristianesimo, i rimandi a determinate opere d’arte e letterarie. Completano gli apparati la bibliografia.
2019
Etica e letteratura. Testimonianze, diario, racconti
Mondadori Libri spa
i Meridiani
1
1681
9788804714200
Gustaw Herling, letteratura polacca contemporanea
Krystyna Jaworska
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1725848
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