Il saggio prende in esame la video-installazione "Work in regress" (2006) nella quale Edoardo Sanguineti torna a collaborare con il compositore Andrea Liberovici e, vestendo ancora una volta i panni del «poeta al cinema», si diverte a dare vita a un abile esperimento di montaggio tra spezzoni di film sul tema della fabbrica e didascalie militanti.
Fotogrammi a «cartelli» nel "Work in regress" di Sanguineti-Liberovici
Chiara Tavella
2020-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame la video-installazione "Work in regress" (2006) nella quale Edoardo Sanguineti torna a collaborare con il compositore Andrea Liberovici e, vestendo ancora una volta i panni del «poeta al cinema», si diverte a dare vita a un abile esperimento di montaggio tra spezzoni di film sul tema della fabbrica e didascalie militanti.File in questo prodotto:
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TAVELLA 2020.2 - Fotogrammi a cartelli nel Work in regress di Sanguineti-Liberovici.pdf
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