Lo śivaismo kaśmiro è una tra le più suggestive correnti sapienziali dell’India antica, secondo la quale il mondo non sarebbe altro che una costruzione del sé interiore, di cui i sensi non fornirebbero che una rappresentazione. Il tutto non sarebbe altro che l’espressione, il corpo di un venerando dio, Śiva, percepito nei due aspetti di distruttore e di riparatore. E la salvezza, suprema identificazione dell’uomo con la causa di tutte le cose, Śiva, potrà essere raggiunta attraverso la disciplina: il devoto deve riuscire a bloccare dentro di sé il flusso mentale, il pensiero discorsivo, e prendere consapevolezza di essere già liberato. Il metodo che gli consentirà di liberarsi dalle proprie responsabilità karmiche costituisce l’oggetto principale di questo libro, che dopo aver tratteggiato a grandi linee il complesso panorama dello śivaismo medievale, si concentra sulle cosiddette scuole kaśmire, e in particolare sul Paramārthasāra di Abhinavagupta (tradotto in Appendice), per individuare un percorso soteriologico sospeso fra rituale e speculazione. La realtà ha sempre due volti, e proprio quei sentimenti e quelle affezioni dell’anima, che ci offuscano e ci legano maggiormente al sensibile, possono diventare strumento di illuminazione e di liberazione.
Vie di salvezza. La sconfitta della dualità in Abhinavagupta
Alberto Pelissero
2021-01-01
Abstract
Lo śivaismo kaśmiro è una tra le più suggestive correnti sapienziali dell’India antica, secondo la quale il mondo non sarebbe altro che una costruzione del sé interiore, di cui i sensi non fornirebbero che una rappresentazione. Il tutto non sarebbe altro che l’espressione, il corpo di un venerando dio, Śiva, percepito nei due aspetti di distruttore e di riparatore. E la salvezza, suprema identificazione dell’uomo con la causa di tutte le cose, Śiva, potrà essere raggiunta attraverso la disciplina: il devoto deve riuscire a bloccare dentro di sé il flusso mentale, il pensiero discorsivo, e prendere consapevolezza di essere già liberato. Il metodo che gli consentirà di liberarsi dalle proprie responsabilità karmiche costituisce l’oggetto principale di questo libro, che dopo aver tratteggiato a grandi linee il complesso panorama dello śivaismo medievale, si concentra sulle cosiddette scuole kaśmire, e in particolare sul Paramārthasāra di Abhinavagupta (tradotto in Appendice), per individuare un percorso soteriologico sospeso fra rituale e speculazione. La realtà ha sempre due volti, e proprio quei sentimenti e quelle affezioni dell’anima, che ci offuscano e ci legano maggiormente al sensibile, possono diventare strumento di illuminazione e di liberazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
53 copertina.pdf
Accesso riservato
Descrizione: copertina
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
308.53 kB
Formato
Adobe PDF
|
308.53 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
53 interno 22_06_21.pdf
Accesso riservato
Descrizione: testo versione editoriale
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
1.75 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.75 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.