Il saggio indaga la fittissima rete intertestuale sottesa a "Nascita e morte della massaia" in una prospettiva suggerita apertamente dall’autrice stessa, ma rimasta in ombra anche negli studi più recenti; quella, cioè, secondo la quale il principio compositivo e il nucleo concettuale più profondo dell’ultimo romanzo di Paola Masino consistono rispettivamente nell’allestimento di una tragicommedia del potere e in una riflessione sulla natura e del funzionamento del potere. "Nascita e morte della massaia", infatti, non è solo un libro fatto di altri libri, è anche e soprattutto un libro scritto contro altri libri. Attraverso la voce e il punto di vista della sua protagonista, Masino intesse un confronto serrato e quasi sempre antagonistico con alcuni testi chiave della cultura e del pensiero occidentali - la Bibbia, Platone, Giulio Cesare, Shakespeare, Goethe, Manzoni – servendosi di tutte le forme dell’intertestualità, dalla citazione (diretta e indiretta) alla parodia (seria e comica). La ricognizione di questa trama dialogica permette, in primo luogo, di leggere le implicazioni di genere del romanzo non come una semplice polemica contro il ruolo previsto per le donne dalla politica fascista, ma come una decostruzione della natura oppressiva dell’intera cultura patriarcale nella quale l’autrice era cresciuta e sulla quale, paradossalmente, aveva fondato la propria emancipazione. Tale operazione investe, oltre che il piano letterario e culturale, anche quello esistenziale e latamente politico, che costituiscono il nucleo tragico più profondo del romanzo: nel momento in cui esce dal baule, infatti, la massaia entra in un mondo regolato dai rapporti di potere (marito-moglie, servo-padrone, ricco-povero, aristocrazia-popolo, dittatore-sudditi), dove i ruoli possono essere sì intercambiabili, ma non mutano nella sostanza la struttura delle relazioni sociali e personali, deformate in senso “fantastico” dall’alienazione intrinseca a un sistema organizzato in tal modo. In un’intervista rilasciata a Enrico Filippini nel 1982, l’anno della terza edizione di "Nascita e morte della massaia" per i tipi della Tartaruga, Paola Masino fa un’affermazione tanto provocatoria quanto rivelatrice: «La Massaia è Riccardo III». E proprio da "Riccardo III di Shakespeare sono tratte le citazioni che scandiscono l’ultimo tragitto della la massaia verso la fine della sua vita e della sua lotta contro e per il potere. Alla luce di queste considerazioni, e presupponendo da parte di Masino un’interpretazione sia psicanalitica sia storico-politica della tragedia shakespeariana, il saggio propone una lettura di "Nascita e morte della massaia" come riscrittura parodica di "Riccardo III".

Da "Pinocchio" a "Riccardo III": intertestualità e rapporti di potere in "Nascita e morte della massaia" di Paola Masino

Beatrice Manetti
2021-01-01

Abstract

Il saggio indaga la fittissima rete intertestuale sottesa a "Nascita e morte della massaia" in una prospettiva suggerita apertamente dall’autrice stessa, ma rimasta in ombra anche negli studi più recenti; quella, cioè, secondo la quale il principio compositivo e il nucleo concettuale più profondo dell’ultimo romanzo di Paola Masino consistono rispettivamente nell’allestimento di una tragicommedia del potere e in una riflessione sulla natura e del funzionamento del potere. "Nascita e morte della massaia", infatti, non è solo un libro fatto di altri libri, è anche e soprattutto un libro scritto contro altri libri. Attraverso la voce e il punto di vista della sua protagonista, Masino intesse un confronto serrato e quasi sempre antagonistico con alcuni testi chiave della cultura e del pensiero occidentali - la Bibbia, Platone, Giulio Cesare, Shakespeare, Goethe, Manzoni – servendosi di tutte le forme dell’intertestualità, dalla citazione (diretta e indiretta) alla parodia (seria e comica). La ricognizione di questa trama dialogica permette, in primo luogo, di leggere le implicazioni di genere del romanzo non come una semplice polemica contro il ruolo previsto per le donne dalla politica fascista, ma come una decostruzione della natura oppressiva dell’intera cultura patriarcale nella quale l’autrice era cresciuta e sulla quale, paradossalmente, aveva fondato la propria emancipazione. Tale operazione investe, oltre che il piano letterario e culturale, anche quello esistenziale e latamente politico, che costituiscono il nucleo tragico più profondo del romanzo: nel momento in cui esce dal baule, infatti, la massaia entra in un mondo regolato dai rapporti di potere (marito-moglie, servo-padrone, ricco-povero, aristocrazia-popolo, dittatore-sudditi), dove i ruoli possono essere sì intercambiabili, ma non mutano nella sostanza la struttura delle relazioni sociali e personali, deformate in senso “fantastico” dall’alienazione intrinseca a un sistema organizzato in tal modo. In un’intervista rilasciata a Enrico Filippini nel 1982, l’anno della terza edizione di "Nascita e morte della massaia" per i tipi della Tartaruga, Paola Masino fa un’affermazione tanto provocatoria quanto rivelatrice: «La Massaia è Riccardo III». E proprio da "Riccardo III di Shakespeare sono tratte le citazioni che scandiscono l’ultimo tragitto della la massaia verso la fine della sua vita e della sua lotta contro e per il potere. Alla luce di queste considerazioni, e presupponendo da parte di Masino un’interpretazione sia psicanalitica sia storico-politica della tragedia shakespeariana, il saggio propone una lettura di "Nascita e morte della massaia" come riscrittura parodica di "Riccardo III".
2021
Diebstahl/Furto: ein 'casus literaris' aus Genderperspektive
Italienzentrum der Freien Universität Berlin
Schriften des Italienzentrums
6
48
54
978-3-96110-378-2
https://www.geisteswissenschaften.fu-berlin.de/it/italienzentrum/publikationen/schriften-italienzentrum/index.html
https://www.geisteswissenschaften.fu-berlin.de/italienzentrum/publikationen/schriften-italienzentrum/Schriften-Band-6/index.html
Paola Masino, Nascita e morte della massaia, intertestualità, gender studies
Beatrice Manetti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1811996
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