Nell’approcciare l’attività piacentina di Pordenone, è quanto mai opportuno tornare a ragionare sui modi e sui tempi del contatto tra quest’ultimo e una serie di episodi artistici fortemente addentro all’incipiente Maniera. La letteratura critica si è lungamente interrogata sugli itinerari seguiti da Pordenone e sulle modalità di assorbimento delle soluzioni e dei modelli di estrazione toscoromana presenti nella sua produzione; questo contributo intende partecipare a tale dibattito affrontandolo dal punto di vista dei sistemi decorativi, intendendo con essi tanto gli aspetti di organizzazione pratica del lavoro nella sua complessità progettuale ed esecutiva, tanto nell’impiego di stilemi e tecniche afferenti a un lessico condiviso. Le evoluzioni nella storiografia manierista rendono ora indispensabili delle riletture fondate sui contesti e sugli scambi tra gli artisti; solo attraverso quest’opera di ritessitura di una trama di relazioni che tenga conto del continuo dialogo tra Roma e il Nord Italia e che rifletta sulla circolazione dei modelli decorativi e sulle logiche di organizzazione dei cantieri cinquecenteschi sulla scorta del modello raffaellesco e del magistero michelangiolesco.

Appunti critici su Pordenone e la Maniera. Storiografia, circolazione dei modelli e funzionamento dei cantieri decorativi nel Cinquecento

quagliaroli serena
2020-01-01

Abstract

Nell’approcciare l’attività piacentina di Pordenone, è quanto mai opportuno tornare a ragionare sui modi e sui tempi del contatto tra quest’ultimo e una serie di episodi artistici fortemente addentro all’incipiente Maniera. La letteratura critica si è lungamente interrogata sugli itinerari seguiti da Pordenone e sulle modalità di assorbimento delle soluzioni e dei modelli di estrazione toscoromana presenti nella sua produzione; questo contributo intende partecipare a tale dibattito affrontandolo dal punto di vista dei sistemi decorativi, intendendo con essi tanto gli aspetti di organizzazione pratica del lavoro nella sua complessità progettuale ed esecutiva, tanto nell’impiego di stilemi e tecniche afferenti a un lessico condiviso. Le evoluzioni nella storiografia manierista rendono ora indispensabili delle riletture fondate sui contesti e sugli scambi tra gli artisti; solo attraverso quest’opera di ritessitura di una trama di relazioni che tenga conto del continuo dialogo tra Roma e il Nord Italia e che rifletta sulla circolazione dei modelli decorativi e sulle logiche di organizzazione dei cantieri cinquecenteschi sulla scorta del modello raffaellesco e del magistero michelangiolesco.
2020
“Forza, terribilità e rilievo”. Il Pordenone a Piacenza e dintorni
Tip.Le.Co.
61
79
978-88-32174-20-5
quagliaroli serena
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