L’informazione rappresenta una risorsa di importanza strategica per la gestione aziendale al pari delle risorse umane e delle risorse tecnologiche e finanziarie. Nel tempo, la lettura dei flussi informativi generati dall’attività aziendale si è via via complicata per l’intervento di diversi fattori di natura tecnologica, organizzativa, gestionale e strategica. Il presente lavoro rappresenta una chiave di lettura dei flussi informativi aziendali per consentire al lettore di definire e collocare alcuni concetti “informatici e tecnologici” in un sistema di conoscenza “interdisciplinare” che ha come fattore comune la gestione dei processi tipici dell’azienda. Il percorso inizia con un’analisi, sul piano della tecnologia, dell’evoluzione storica delle infrastrutture dei sistemi informativi che hanno segnato le “architetture” dei sistemi stessi nelle diverse “ere” tecnologiche affiancato da un’analisi sulle più recenti soluzioni proposte dai sistemi di telecomunicazione. Tale punto di osservazione ha l’obiettivo di far comprendere la stratificazione tecnologica dei sistemi informativi iniziando dalle architetture accentrate basate sui “mainframe”, continuando con le architetture decentrate realizzate con le soluzioni “client-server”, evolvendosi ancora con le architetture integrate sul web. L’evoluzione storica e l’articolazione dei “sistemi informativi” può essere rappresentata considerando un altro punto di osservazione: quello logico/organizzativa. Nel tempo la “rilevazione” dei dati aziendali ha subito profondi mutamenti per il costante sviluppo della tecnologia. Sul piano logico organizzativo si è passati da sistemi di rilevazioni non integrati, formati da singoli applicativi “gestionali” (come ad esempio programmi di contabilità generale, programmi di amministrazione del personale, programmi di gestione della produzione, ecc.), a sistemi di rilevazione integrati (ERP) ottenuti “annegando” i moduli amministrativi tradizionali (es: contabilità generale, controllo di gestione, gestione della produzione, gestione delle vendite, ecc.) all’interno di suite complete di gestione aziendale che includono anche la parte operativa (produzione, vendite, personale, ecc.). Tale punto di osservazione consente di affrontare la stratificazione logico organizzativa dei sistemi informativi che porta ad individuare, da un lato, le caratteristiche dei “sistemi informativi operativi” e, dall’atro, le caratteristiche dei sistemi informativi direzionali. I due piani di indagine consentono di formare una prima “matrice” di osservazione che consente anche al lettore non “esperto” di collocare le caratteristiche di un sistema informativo all’interno di un contesto che tiene conto, da un lato, delle caratteristiche tecnologiche dei sistemi di elaborazione di comunicazione dei dati e, dall’altro, delle logiche organizzative e gestionali dell’impresa facendo cogliere le eventuali criticità nello sviluppo di certe soluzioni logico organizzative non adeguatamente supportate dallo sviluppo della struttura tecnologica. I supporti tecnologici e logico/organizzativi consentono di collocare un terzo elemento che rappresenta la risposta tecnologica/organizzativa a problemi gestionali più o meno circoscritti a “funzioni aziendali” o a specifici “processi” che sintetizzano una specifica esigenza informativa dell’impresa al proprio interno o nei punti di contatto con l’ambiente esterno. Tali aspetti inquadrano le problematiche tipiche della gestione “dell’informazione” nei rapporti con i fornitori dell’impresa, con i clienti e con i dipendenti od in senso più allargato con problematiche di gestione della conoscenza che l’impresa ha sviluppato al proprio interno. Tale punto di osservazione pone l’enfasi sulle piattaforme di supply chain management (SCM) o di supplier relationship management (SRM) e di e-procurement, di customer relationship management (CRM), di knowledge management (KM) e di product lifecycle management (PLM). Tale punto di vista permette di aggiungere una terza dimensione alla lettura delle problematiche che emergono dai sistemi informatvi e che realizzano il Management Information Systems sintetizzato nel “cubo” rappresentato di seguito che fa emergere e comprendere la complessità del sistema necessarie per poter realizzare soluzioni flessibili ed integrate a costi compatibili. L’approccio di studio descritto rappresenta una mappa sintetica del sistema informativo adatta a far crescere la sensibilità dei manager “non specialisti”, coinvolti nel processo di alimentazione e di gestione delle informazioni aziendali, ed a trasformarli in “utenti” intelligenti pronti a dialogare con i manager specialisti dell’IT o con i consulenti chiamati ad implementare i sistemi con soluzioni organizzative o tecnologiche ed a richiedere ed a valutare le soluzioni ottimali per la crescita aziendale.

Management Information systems

CANTINO, Valter
2005-01-01

Abstract

L’informazione rappresenta una risorsa di importanza strategica per la gestione aziendale al pari delle risorse umane e delle risorse tecnologiche e finanziarie. Nel tempo, la lettura dei flussi informativi generati dall’attività aziendale si è via via complicata per l’intervento di diversi fattori di natura tecnologica, organizzativa, gestionale e strategica. Il presente lavoro rappresenta una chiave di lettura dei flussi informativi aziendali per consentire al lettore di definire e collocare alcuni concetti “informatici e tecnologici” in un sistema di conoscenza “interdisciplinare” che ha come fattore comune la gestione dei processi tipici dell’azienda. Il percorso inizia con un’analisi, sul piano della tecnologia, dell’evoluzione storica delle infrastrutture dei sistemi informativi che hanno segnato le “architetture” dei sistemi stessi nelle diverse “ere” tecnologiche affiancato da un’analisi sulle più recenti soluzioni proposte dai sistemi di telecomunicazione. Tale punto di osservazione ha l’obiettivo di far comprendere la stratificazione tecnologica dei sistemi informativi iniziando dalle architetture accentrate basate sui “mainframe”, continuando con le architetture decentrate realizzate con le soluzioni “client-server”, evolvendosi ancora con le architetture integrate sul web. L’evoluzione storica e l’articolazione dei “sistemi informativi” può essere rappresentata considerando un altro punto di osservazione: quello logico/organizzativa. Nel tempo la “rilevazione” dei dati aziendali ha subito profondi mutamenti per il costante sviluppo della tecnologia. Sul piano logico organizzativo si è passati da sistemi di rilevazioni non integrati, formati da singoli applicativi “gestionali” (come ad esempio programmi di contabilità generale, programmi di amministrazione del personale, programmi di gestione della produzione, ecc.), a sistemi di rilevazione integrati (ERP) ottenuti “annegando” i moduli amministrativi tradizionali (es: contabilità generale, controllo di gestione, gestione della produzione, gestione delle vendite, ecc.) all’interno di suite complete di gestione aziendale che includono anche la parte operativa (produzione, vendite, personale, ecc.). Tale punto di osservazione consente di affrontare la stratificazione logico organizzativa dei sistemi informativi che porta ad individuare, da un lato, le caratteristiche dei “sistemi informativi operativi” e, dall’atro, le caratteristiche dei sistemi informativi direzionali. I due piani di indagine consentono di formare una prima “matrice” di osservazione che consente anche al lettore non “esperto” di collocare le caratteristiche di un sistema informativo all’interno di un contesto che tiene conto, da un lato, delle caratteristiche tecnologiche dei sistemi di elaborazione di comunicazione dei dati e, dall’altro, delle logiche organizzative e gestionali dell’impresa facendo cogliere le eventuali criticità nello sviluppo di certe soluzioni logico organizzative non adeguatamente supportate dallo sviluppo della struttura tecnologica. I supporti tecnologici e logico/organizzativi consentono di collocare un terzo elemento che rappresenta la risposta tecnologica/organizzativa a problemi gestionali più o meno circoscritti a “funzioni aziendali” o a specifici “processi” che sintetizzano una specifica esigenza informativa dell’impresa al proprio interno o nei punti di contatto con l’ambiente esterno. Tali aspetti inquadrano le problematiche tipiche della gestione “dell’informazione” nei rapporti con i fornitori dell’impresa, con i clienti e con i dipendenti od in senso più allargato con problematiche di gestione della conoscenza che l’impresa ha sviluppato al proprio interno. Tale punto di osservazione pone l’enfasi sulle piattaforme di supply chain management (SCM) o di supplier relationship management (SRM) e di e-procurement, di customer relationship management (CRM), di knowledge management (KM) e di product lifecycle management (PLM). Tale punto di vista permette di aggiungere una terza dimensione alla lettura delle problematiche che emergono dai sistemi informatvi e che realizzano il Management Information Systems sintetizzato nel “cubo” rappresentato di seguito che fa emergere e comprendere la complessità del sistema necessarie per poter realizzare soluzioni flessibili ed integrate a costi compatibili. L’approccio di studio descritto rappresenta una mappa sintetica del sistema informativo adatta a far crescere la sensibilità dei manager “non specialisti”, coinvolti nel processo di alimentazione e di gestione delle informazioni aziendali, ed a trasformarli in “utenti” intelligenti pronti a dialogare con i manager specialisti dell’IT o con i consulenti chiamati ad implementare i sistemi con soluzioni organizzative o tecnologiche ed a richiedere ed a valutare le soluzioni ottimali per la crescita aziendale.
2005
MC GRAW HILL
1
1
433
9788838662744
V. CANTINO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/20985
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