Si presenta in questa sede una ricerca tesa a osservare l’intreccio del tema dei benefattori della polis con le istituzioni dell’efebia e del ginnasio, nonché la carica del ginnasiarca, elementi fondanti della polis ellenistica e che proprio a Delo acquistano un rilievo particolare nel periodo della cleruchia ateniese, quando Atene e Delo, dal 167/6 alle guerre mitridatiche, realizzarono un’autentica simbiosi, un “sistema poleico”. In primo luogo l’indagine si avvale degli strumenti informatici per rilevare anche in termini quantitativi la ricorrenza, la valenza semantica e l’intreccio dei termini fondamentali che sono alla base dei concetti di evergetismo e ginnasiarchia, ovviamente all’interno del corpus delle iscrizioni di Delo. Ne risultano importanti considerazioni circa, ad esempio, il quadro organizzativo dell’efebia e del ginnasio, la cui impronta ateniese sembra persistere anche a fronte del processo di romanizzazione e di cosmopolitismo che attraversa tutta la società di Delo e che in primo luogo riguarda proprio la partecipazione all’efebia stessa e alla vita del ginnasio. Questo appare ancor più rilevante se si pensa al variare della composizione della comunità residente a Delo così come espressa dal resto della documentazione epigrafica, che giunge a descrivere una cittadinanza composta da Ateniesi, Romani, stranieri commercianti e armatori. In particolare si pone poi attenzione all’uso di gymnasiarchein, che, nelle iscrizioni di Delo ateniese, finisce per assumere un duplice significato che non può che far ripensare la specificità del ginnasiarca di Delo rispetto al sistema dei ginnasi e dell’efebia ateniese. In secondo luogo si lascia spazio all’esegesi storica per evidenziare lo straordinario sviluppo che, a Delo come ad Atene, ebbe proprio l'istituzione dell'efebia con un aumento considerevole del numero dei giovani coinvolti: proprio attraverso gli strumenti dell’efebia e del ginnasio, si manifestavano importanti occasioni di progresso economico e sociale, aprendo agli stranieri le porte di Atene e favorendo, per gli Ateniesi stessi, un significativo ingresso e avanzamento nelle cariche pubbliche. Proprio così il ginnasio di Delo si proponeva come la fonte dell’irrinunciabile privilegio di una paideia esclusiva, premessa del successo politico ed economico, e questo era il compito primario del ginnasiarca, al quale il demos ateniese affidava così le sorti del proprio prestigio.

Ginnasi e benefattori nel sistema poleico Atene-Delo fra il II e il I sec. a.C.

CUNIBERTI, Gianluca
2009-01-01

Abstract

Si presenta in questa sede una ricerca tesa a osservare l’intreccio del tema dei benefattori della polis con le istituzioni dell’efebia e del ginnasio, nonché la carica del ginnasiarca, elementi fondanti della polis ellenistica e che proprio a Delo acquistano un rilievo particolare nel periodo della cleruchia ateniese, quando Atene e Delo, dal 167/6 alle guerre mitridatiche, realizzarono un’autentica simbiosi, un “sistema poleico”. In primo luogo l’indagine si avvale degli strumenti informatici per rilevare anche in termini quantitativi la ricorrenza, la valenza semantica e l’intreccio dei termini fondamentali che sono alla base dei concetti di evergetismo e ginnasiarchia, ovviamente all’interno del corpus delle iscrizioni di Delo. Ne risultano importanti considerazioni circa, ad esempio, il quadro organizzativo dell’efebia e del ginnasio, la cui impronta ateniese sembra persistere anche a fronte del processo di romanizzazione e di cosmopolitismo che attraversa tutta la società di Delo e che in primo luogo riguarda proprio la partecipazione all’efebia stessa e alla vita del ginnasio. Questo appare ancor più rilevante se si pensa al variare della composizione della comunità residente a Delo così come espressa dal resto della documentazione epigrafica, che giunge a descrivere una cittadinanza composta da Ateniesi, Romani, stranieri commercianti e armatori. In particolare si pone poi attenzione all’uso di gymnasiarchein, che, nelle iscrizioni di Delo ateniese, finisce per assumere un duplice significato che non può che far ripensare la specificità del ginnasiarca di Delo rispetto al sistema dei ginnasi e dell’efebia ateniese. In secondo luogo si lascia spazio all’esegesi storica per evidenziare lo straordinario sviluppo che, a Delo come ad Atene, ebbe proprio l'istituzione dell'efebia con un aumento considerevole del numero dei giovani coinvolti: proprio attraverso gli strumenti dell’efebia e del ginnasio, si manifestavano importanti occasioni di progresso economico e sociale, aprendo agli stranieri le porte di Atene e favorendo, per gli Ateniesi stessi, un significativo ingresso e avanzamento nelle cariche pubbliche. Proprio così il ginnasio di Delo si proponeva come la fonte dell’irrinunciabile privilegio di una paideia esclusiva, premessa del successo politico ed economico, e questo era il compito primario del ginnasiarca, al quale il demos ateniese affidava così le sorti del proprio prestigio.
2009
L'huile et l'argent. Gymnasiarchie et évérgetisme dans la Grèce hellénistique
Diffusion De Boccard
1
143
157
9782839905558
Atene; Delo; età ellenistica; ginnasi; benefattori; evergetismo; re; ginnasiarca
G. CUNIBERTI
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/23974
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact