La ricerca ha come obiettivo la realizzazione di reti di controllo sui seguenti fondovalle della regione Piemonte: • fondovalle del F. Toce da Domodossola al Lago Maggiore; • fondovalle del F. Sesia da Varallo Sesia allo sbocco nella pianura novarese; • fondovalle del F. Dora Baltea da Carema a Ivrea; • fondovalle del F. Dora Riparia da Bussoleno all’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana. Su ciascuna delle quattro aree di studio, si svolgono le seguenti attività: - elaborazione di un modello idrogeologico preliminare che fornirà indicazioni sugli acquiferi sulla loro probabile estensione e sulle loro possibili intercomunicazioni; - individuazione di un prima serie di punti (pozzi e piezometri) presenti sul territorio e su cui verificare l’idoneità a far parte delle rete di monitoraggio per definire lo stato di qualità delle acque e la loro consistenza quantitativa. Per ciascuna delle quattro aree di studio viene rivolta particolare cura nell’individuare il modello idrogeologico definitivo e i punti ritenuti idonei a far parte della rete di monitoraggio. In particolare, qualora sia possibile distinguere un acquifero superficiale da acquiferi più profondi, si procede alla individuazione di due reti di monitoraggio, distinte per profondità, anche in relazione alla normativa regionale per l’uso delle acque sotterranee che destina le acque degli acquiferi profondi all’uso idropotabile e quelle dell’acquifero superficiale a tutti gli altri usi. In base a criteri escludenti e congruentemente al modello idrogeologico elaborato, si scelgono i punti ritenuti più idonei per la realizzazione della rete di monitoraggio delle acque sotterranee dei fondovalle. Su tali punti vengono effettuate misure piezometriche e prelevati campioni di acqua destinati alle principali analisi fisico-chimiche (conducibilità, pH, Ca++, Mg++, Na+, K+, Cl-, HCO3-, SO4=, NO3-) che vengono eseguite presso i laboratori di Idrochimica del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino. L’elaborazione dei dati raccolti consente la validazione del modello idrogeologico ipotizzato e la valutazione dell’idoneità idrogeologica dei punti di monitoraggio. In questa fase si danno indicazioni sull’eventuale integrazione della rete di monitoraggio preliminare con piezometri di nuova esecuzione su settori particolarmente scoperti. In base al modello idrogeologico definitivo e alle nuove informazioni raccolte, si procede, in collaborazione con ARPA Piemonte, alla definizione della rete di monitoraggio definitiva. Infine si procede alla predisposizione degli elaborati finalizzata alla pubblicazione dei risultati.

Integrazione della rete di monitoraggio regionale in aree di fondovalle alluvionale (PRISMAS 3)

DE LUCA, Domenico;MASCIOCCO, LUCIANO;DESTEFANIS, Enrico;FORNO, Maria Gabriella;GATTIGLIO, Marco;LASAGNA, Manuela
2007-01-01

Abstract

La ricerca ha come obiettivo la realizzazione di reti di controllo sui seguenti fondovalle della regione Piemonte: • fondovalle del F. Toce da Domodossola al Lago Maggiore; • fondovalle del F. Sesia da Varallo Sesia allo sbocco nella pianura novarese; • fondovalle del F. Dora Baltea da Carema a Ivrea; • fondovalle del F. Dora Riparia da Bussoleno all’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana. Su ciascuna delle quattro aree di studio, si svolgono le seguenti attività: - elaborazione di un modello idrogeologico preliminare che fornirà indicazioni sugli acquiferi sulla loro probabile estensione e sulle loro possibili intercomunicazioni; - individuazione di un prima serie di punti (pozzi e piezometri) presenti sul territorio e su cui verificare l’idoneità a far parte delle rete di monitoraggio per definire lo stato di qualità delle acque e la loro consistenza quantitativa. Per ciascuna delle quattro aree di studio viene rivolta particolare cura nell’individuare il modello idrogeologico definitivo e i punti ritenuti idonei a far parte della rete di monitoraggio. In particolare, qualora sia possibile distinguere un acquifero superficiale da acquiferi più profondi, si procede alla individuazione di due reti di monitoraggio, distinte per profondità, anche in relazione alla normativa regionale per l’uso delle acque sotterranee che destina le acque degli acquiferi profondi all’uso idropotabile e quelle dell’acquifero superficiale a tutti gli altri usi. In base a criteri escludenti e congruentemente al modello idrogeologico elaborato, si scelgono i punti ritenuti più idonei per la realizzazione della rete di monitoraggio delle acque sotterranee dei fondovalle. Su tali punti vengono effettuate misure piezometriche e prelevati campioni di acqua destinati alle principali analisi fisico-chimiche (conducibilità, pH, Ca++, Mg++, Na+, K+, Cl-, HCO3-, SO4=, NO3-) che vengono eseguite presso i laboratori di Idrochimica del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino. L’elaborazione dei dati raccolti consente la validazione del modello idrogeologico ipotizzato e la valutazione dell’idoneità idrogeologica dei punti di monitoraggio. In questa fase si danno indicazioni sull’eventuale integrazione della rete di monitoraggio preliminare con piezometri di nuova esecuzione su settori particolarmente scoperti. In base al modello idrogeologico definitivo e alle nuove informazioni raccolte, si procede, in collaborazione con ARPA Piemonte, alla definizione della rete di monitoraggio definitiva. Infine si procede alla predisposizione degli elaborati finalizzata alla pubblicazione dei risultati.
2007
Rete di monitoraggio; acque sotterranee; risorse idriche; ricostruzione litostratigrafica
D.A. DE LUCA; L. MASCIOCCO; E. CERINO ABDIN; E. DESTEFANIS; M.G. FORNO; M. GATTIGLIO; M. GUIDA; M. LASAGNA
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/43440
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact