La giurisprudenza prevalente configura le presunzioni che gli Uffici possono effettuare a partire dalle risultanze bancarie come presunzioni legali, idonee a invertire l’onere della prova a favore del Fisco e contro il contribuente. In effetti, ci sono buoni motivi per dubitare che tutte le traiettorie argomentative che si fondino sui dati bancari abbiano tale natura. Così come è fortemente dubbio che tale ipotetica serie, peraltro genericamente prevista, di presunzioni legali sia ragionevole.

Hanno valore probatorio i dati risultanti da conti bancari non transitati nelle scritture, nota a Cass., sez. trib., 14 ottobre 2005, n. 19956

MARCHESELLI, Alberto
2005-01-01

Abstract

La giurisprudenza prevalente configura le presunzioni che gli Uffici possono effettuare a partire dalle risultanze bancarie come presunzioni legali, idonee a invertire l’onere della prova a favore del Fisco e contro il contribuente. In effetti, ci sono buoni motivi per dubitare che tutte le traiettorie argomentative che si fondino sui dati bancari abbiano tale natura. Così come è fortemente dubbio che tale ipotetica serie, peraltro genericamente prevista, di presunzioni legali sia ragionevole.
2005
fascicolo 45
3579
3582
accertamento tributario; accertamenti bancari
Marcheselli Alberto
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