Il volume presenta una serie di posizioni intorno al tema della vita e della morte dalla filosofia antica fino al dibattito della bioetica contemporanea, disegnando le grandi linee di un panorama in cui si combinano etica, metafisica, filosofia della biologia. Il primo capitolo è dedicato al pensiero antico, dai presocratici a Platone, Aristotele e le scuole ellenistiche intorno alle questioni delle specificità del vivente, la mortalità o immortalità dell'anima umana, l'auspicato superamento della paura della morte e la concezione della vita degna per l'essere umano. Il secondo capitolo percorre il passaggio dalla visione vitalistica del cosmo nel Rinascimento al meccanicismo della filosofia moderna e all'emergere del concetto di organismo. Il terzo capitolo disegna la concezione della vita e della morte dell'idealismo e della scienza romantica, ma anche la riflessione sul tema della morte e dell'immortalità nella prospettiva materialista da Feuerbach fino a sviluppi novecenteschi del pensiero marxista. Si esaminano poi, nel quarto capitolo, diversi autori tra Otto e Novecento, accomunati dall'aver posto a fondamento del loro pensiero l'urgenza della vita: da Schopenhauer a Nietzsche, da Bergson alla fenomenologia, alla filosofia della vita, per accennare infine agli sviluppi più recenti della biopolitica. Il quinto capitolo è dedicato alle filosofie dell'esistenza, esaminando il pensiero di Kierkegaard, Jaspers, Heidegger, Sartre. L'ultimo capitolo in ordine diacronico si occupa della discussione più recente intorno all'etica della vita, ricostruendo da un lato il confronto della filosofia con la biologia e la biomedicina, dall'altro il dibattito etico della filosofia analitica contemporanea e le grandi linee del confronto intorno alle questioni cruciali della bioetica: la concezione della vita, del suo inizio e della sua fine. Conclude il lavoro un capitolo dedicato al suicidio, tema letteralmente cruciale in quanto scelta tra la vita e la morte, dall'antichità alle contemporanee riflessioni di Camus, Amery, Nagel.
Vita / morte
STEILA, Daniela
2009-01-01
Abstract
Il volume presenta una serie di posizioni intorno al tema della vita e della morte dalla filosofia antica fino al dibattito della bioetica contemporanea, disegnando le grandi linee di un panorama in cui si combinano etica, metafisica, filosofia della biologia. Il primo capitolo è dedicato al pensiero antico, dai presocratici a Platone, Aristotele e le scuole ellenistiche intorno alle questioni delle specificità del vivente, la mortalità o immortalità dell'anima umana, l'auspicato superamento della paura della morte e la concezione della vita degna per l'essere umano. Il secondo capitolo percorre il passaggio dalla visione vitalistica del cosmo nel Rinascimento al meccanicismo della filosofia moderna e all'emergere del concetto di organismo. Il terzo capitolo disegna la concezione della vita e della morte dell'idealismo e della scienza romantica, ma anche la riflessione sul tema della morte e dell'immortalità nella prospettiva materialista da Feuerbach fino a sviluppi novecenteschi del pensiero marxista. Si esaminano poi, nel quarto capitolo, diversi autori tra Otto e Novecento, accomunati dall'aver posto a fondamento del loro pensiero l'urgenza della vita: da Schopenhauer a Nietzsche, da Bergson alla fenomenologia, alla filosofia della vita, per accennare infine agli sviluppi più recenti della biopolitica. Il quinto capitolo è dedicato alle filosofie dell'esistenza, esaminando il pensiero di Kierkegaard, Jaspers, Heidegger, Sartre. L'ultimo capitolo in ordine diacronico si occupa della discussione più recente intorno all'etica della vita, ricostruendo da un lato il confronto della filosofia con la biologia e la biomedicina, dall'altro il dibattito etico della filosofia analitica contemporanea e le grandi linee del confronto intorno alle questioni cruciali della bioetica: la concezione della vita, del suo inizio e della sua fine. Conclude il lavoro un capitolo dedicato al suicidio, tema letteralmente cruciale in quanto scelta tra la vita e la morte, dall'antichità alle contemporanee riflessioni di Camus, Amery, Nagel.
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