Per venire incontro ai bisogni speciali dell’infanzia deprivata, occorre elaborare strategie didattiche innovative, di alta qualità, capaci di valorizzare le risorse di resilienza di tali bambini, rimotivandoli all’apprendimento e stimolandone lo sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo, segnato dalle carenze subite nei primi anni di crescita. A questi principi si ispira il Progetto Fenix, progettato e sperimentato dalle autrici, che viene dettagliatamente descritto nel presente contributo. Il programma, nato dalla collaborazione tra l’Università degli studi di Torino, L’OAF (ong brasiliana) e l’Università dello Stato di Bahia, è volto al potenziamento cognitivo e motivazionale degli alunni in difficoltà, che vivono in contesti connotati da grave deprivazione socio-culturale e affettiva. L’intervento è stato realizzato parallelamente in contesti deprivati del Brasile e dell’Italia. Il capitolo descrive innanzitutto le origini, gli scopi del progetto e il gruppo di ricerca. Si dettaglia in seguito il modello cognitivo assunto, ovvero quello dello psicologo americano J.P. Guilford (aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001), che ha avuto numerose applicazioni successive nel potenziamento cognitivo (M.N. Meeker, R.J. Meeker, G.H. Roid, 1985; M.N. Meeker, R.J. Meeker, 1992). Si descrive il modello didattico scelto: si tratta del modello dell’impregnazione che propone di far esercitare i processi cognitivi direttamente su materiale scolastico per evitare i problemi di transfer, manifestati dai metodi di educazione cognitiva che utilizzano materiali culture free. Il contributo prosegue giustificando sulla scorta della letteratura internazionale le scelte didattiche effettuate: realizzazione di laboratori con piccoli gruppi di studenti in difficoltà, utilizzo sistematico di software didattici di tipo ludico secondo una programmazione dettagliata che segue le indicazioni nazionali nei diversi Paesi (in lingua, matematica e logica), importanza attribuita alla mediazione cognitiva ed affettiva del tutor, costituzione di gruppi prestigiosi. Si dettaglia in particolare l’effetto del software sullo sviluppo dell’apprendimento in generale (S. Ko, 2002); della percezione di competenza (S. Kiesler et al., 2000), dell’autonomia e dell’autoregolazione (P. Mazzotta, 1999); sulla diminuzione dell’ansia, l’incremento della motivazione (M.R. Lepper, R.W. Chabay, 1985) e lo sviluppo della capacità organizzativa. Il contributo presenta in allegato la programmazione dettagliata italiana (terza, quarta, quinta della scuola primaria) e brasiliana (dalla seconda alla quinta della scuola primaria).

Il progetto Fenix: prevenire l'insuccesso scolastico e le condotte antisociali favorendo il potenziamento cognitivo e motivazionale in contesti deprivati

COGGI, Cristina;RICCHIARDI, Paola
2009-01-01

Abstract

Per venire incontro ai bisogni speciali dell’infanzia deprivata, occorre elaborare strategie didattiche innovative, di alta qualità, capaci di valorizzare le risorse di resilienza di tali bambini, rimotivandoli all’apprendimento e stimolandone lo sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo, segnato dalle carenze subite nei primi anni di crescita. A questi principi si ispira il Progetto Fenix, progettato e sperimentato dalle autrici, che viene dettagliatamente descritto nel presente contributo. Il programma, nato dalla collaborazione tra l’Università degli studi di Torino, L’OAF (ong brasiliana) e l’Università dello Stato di Bahia, è volto al potenziamento cognitivo e motivazionale degli alunni in difficoltà, che vivono in contesti connotati da grave deprivazione socio-culturale e affettiva. L’intervento è stato realizzato parallelamente in contesti deprivati del Brasile e dell’Italia. Il capitolo descrive innanzitutto le origini, gli scopi del progetto e il gruppo di ricerca. Si dettaglia in seguito il modello cognitivo assunto, ovvero quello dello psicologo americano J.P. Guilford (aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001), che ha avuto numerose applicazioni successive nel potenziamento cognitivo (M.N. Meeker, R.J. Meeker, G.H. Roid, 1985; M.N. Meeker, R.J. Meeker, 1992). Si descrive il modello didattico scelto: si tratta del modello dell’impregnazione che propone di far esercitare i processi cognitivi direttamente su materiale scolastico per evitare i problemi di transfer, manifestati dai metodi di educazione cognitiva che utilizzano materiali culture free. Il contributo prosegue giustificando sulla scorta della letteratura internazionale le scelte didattiche effettuate: realizzazione di laboratori con piccoli gruppi di studenti in difficoltà, utilizzo sistematico di software didattici di tipo ludico secondo una programmazione dettagliata che segue le indicazioni nazionali nei diversi Paesi (in lingua, matematica e logica), importanza attribuita alla mediazione cognitiva ed affettiva del tutor, costituzione di gruppi prestigiosi. Si dettaglia in particolare l’effetto del software sullo sviluppo dell’apprendimento in generale (S. Ko, 2002); della percezione di competenza (S. Kiesler et al., 2000), dell’autonomia e dell’autoregolazione (P. Mazzotta, 1999); sulla diminuzione dell’ansia, l’incremento della motivazione (M.R. Lepper, R.W. Chabay, 1985) e lo sviluppo della capacità organizzativa. Il contributo presenta in allegato la programmazione dettagliata italiana (terza, quarta, quinta della scuola primaria) e brasiliana (dalla seconda alla quinta della scuola primaria).
2009
Potenziamento cognitivo e motivazionale dei bambini in difficoltà. Il Progetto Fenix
Franco Angeli
177
229
9788856814965
Coggi C.; Ricchiardi P.
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