Gli studi più recenti riguardanti il versante occidentale della Collina di Torino evidenziano una successione di superfici pianeggianti terrazzate da riferire al modellamento fluviale del rilievo, realizzatosi in una situazione morfologica sensibilmente diversa dall’attuale. L’estrema antropizzazione dell’area collinare e la diffusione della copertura eolica ostacolano lo studio di queste superfici e in particolare rendono difficile valutare se, nei diversi casi, esse conservino o meno gli originari depositi alluvionali: la realizzazione di sondaggi in corrispondenza al lembo di superficie di Villa Gualino, sospeso di circa 130 m rispetto alla pianura, consente invece, in questo caso, di riconoscere nelle stratigrafie la successione fluviale, con spessore di circa 5m, interposta tra il substrato e il loess. In particolare la caratterizzazione geotecnica e lo studio dei campioni raccolti dal punto di vista tessiturale, mineralogico e podologico, evidenziano come questi sedimenti si differenzino sia dai termini marini sottostanti, sia dalla soprastante copertura eolica. L’insieme delle osservazioni effettuate, pur limitate ad un singolo lembo di superficie terrazzata e quindi necessariamente da integrare con le osservazioni al contorno, indica per i depositi fluviali in esame una provenienza dall’antistante area alpina, con un particolare contributo dal bacino idrografico del F. Dora Riparia, in un intervallo di tempo precedente rispetto all’impostazione del F. Po. Le osservazioni pedologiche, in assenza di altri dati stratigrafici, indicano una attribuzione cronologica della successione fluviale alla parte superiore del Pleistocene medio, in accordo con il riferimento al tardo Pleistocene superiore già noto per il loess eolico.

Lembi di depositi fluviali provenienti dai bacini alpini nordoccidentali sulla Collina di Torino presso Villa Gualino (NW Italy)

FORNO, Maria Gabriella;BOERO V.;
2002-01-01

Abstract

Gli studi più recenti riguardanti il versante occidentale della Collina di Torino evidenziano una successione di superfici pianeggianti terrazzate da riferire al modellamento fluviale del rilievo, realizzatosi in una situazione morfologica sensibilmente diversa dall’attuale. L’estrema antropizzazione dell’area collinare e la diffusione della copertura eolica ostacolano lo studio di queste superfici e in particolare rendono difficile valutare se, nei diversi casi, esse conservino o meno gli originari depositi alluvionali: la realizzazione di sondaggi in corrispondenza al lembo di superficie di Villa Gualino, sospeso di circa 130 m rispetto alla pianura, consente invece, in questo caso, di riconoscere nelle stratigrafie la successione fluviale, con spessore di circa 5m, interposta tra il substrato e il loess. In particolare la caratterizzazione geotecnica e lo studio dei campioni raccolti dal punto di vista tessiturale, mineralogico e podologico, evidenziano come questi sedimenti si differenzino sia dai termini marini sottostanti, sia dalla soprastante copertura eolica. L’insieme delle osservazioni effettuate, pur limitate ad un singolo lembo di superficie terrazzata e quindi necessariamente da integrare con le osservazioni al contorno, indica per i depositi fluviali in esame una provenienza dall’antistante area alpina, con un particolare contributo dal bacino idrografico del F. Dora Riparia, in un intervallo di tempo precedente rispetto all’impostazione del F. Po. Le osservazioni pedologiche, in assenza di altri dati stratigrafici, indicano una attribuzione cronologica della successione fluviale alla parte superiore del Pleistocene medio, in accordo con il riferimento al tardo Pleistocene superiore già noto per il loess eolico.
2002
15
175
185
depositi fluviali; Collina di Torino; Pleistocene medio
FORNO M. G.; BEN G.; BOANO P.; BOCCA P.; BOERO V.; COMPAGNONI R.
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