Le conseguenze economiche dell’instabilità coniugale sono un tema da tempo studiato negli Stati Uniti e, più recentemente, anche in Europa. In Italia la letteratura è scarsa, in linea con la limitata attenzione che gli studiosi hanno dedicato in generale al fenomeno dell’instabilità coniugale. In questo articolo viene tracciato un profilo di chi, e in che misura, paga il conto in caso di fallimento del matrimonio, attraverso un’analisi dell’effetto di alcune caratteristiche socio-demografiche sulla probabilità di sperimentare un periodo di seria difficoltà economica dovuto a una separazione o a un divorzio. È stato utilizzato un modello di regressione logistica binomiale costruito a partire dall’indagine Istat Famiglia e Soggetti Sociali 2003. Inoltre, viene analizzato il sistema degli assegni di mantenimento per l’ex-coniuge e per i figli utilizzando i dati raccolti dall’Istat nelle Statistiche Giudiziarie Civili. I risultati evidenziano che, come in tutti i paesi occidentali, i costi economici della fine di un matrimonio gravano più sulle donne che sugli uomini. Un basso titolo di studio e la presenza di figli sono fattori che aumentano la probabilità di sperimentare un periodo di seria difficoltà economica, mentre un’elevata età alla separazione ha un effetto protettivo. Gli assegni di mantenimento non sembrano essere uno strumento pienamente efficace nel perequare le disuguaglianze di genere che emergono in occasione del fallimento del matrimonio. // The economic consequences of marital instability have been studied at length in the United States and, more recently, in Europe, whereas in Italy the research literature is appreciably less extensive. This article ex-plores the effect of selected factors on the probability of experiencing serious economic difficulties ensuing from a separation or a divorce. A binomial logistic regression model was applied on data drawn from Istat's 2003 survey on family and social subjects. Moreover, the article also examines Istat data concerning maintenance payments for ex-spouses and children. Findings show that, as in other Western countries, the economic costs of the end of a marriage are greater for women. A low educational level and the presence of children increase the odds of serious economic difficulties, whereas separating at a more advanced age exerts a protective influence. Maintenance payments do not appear to be effective in compensating gender inequality.

Chi paga per la rottura? Le conseguenze economiche dell’instabilità coniugale in Italia

TODESCO, LORENZO
2009-01-01

Abstract

Le conseguenze economiche dell’instabilità coniugale sono un tema da tempo studiato negli Stati Uniti e, più recentemente, anche in Europa. In Italia la letteratura è scarsa, in linea con la limitata attenzione che gli studiosi hanno dedicato in generale al fenomeno dell’instabilità coniugale. In questo articolo viene tracciato un profilo di chi, e in che misura, paga il conto in caso di fallimento del matrimonio, attraverso un’analisi dell’effetto di alcune caratteristiche socio-demografiche sulla probabilità di sperimentare un periodo di seria difficoltà economica dovuto a una separazione o a un divorzio. È stato utilizzato un modello di regressione logistica binomiale costruito a partire dall’indagine Istat Famiglia e Soggetti Sociali 2003. Inoltre, viene analizzato il sistema degli assegni di mantenimento per l’ex-coniuge e per i figli utilizzando i dati raccolti dall’Istat nelle Statistiche Giudiziarie Civili. I risultati evidenziano che, come in tutti i paesi occidentali, i costi economici della fine di un matrimonio gravano più sulle donne che sugli uomini. Un basso titolo di studio e la presenza di figli sono fattori che aumentano la probabilità di sperimentare un periodo di seria difficoltà economica, mentre un’elevata età alla separazione ha un effetto protettivo. Gli assegni di mantenimento non sembrano essere uno strumento pienamente efficace nel perequare le disuguaglianze di genere che emergono in occasione del fallimento del matrimonio. // The economic consequences of marital instability have been studied at length in the United States and, more recently, in Europe, whereas in Italy the research literature is appreciably less extensive. This article ex-plores the effect of selected factors on the probability of experiencing serious economic difficulties ensuing from a separation or a divorce. A binomial logistic regression model was applied on data drawn from Istat's 2003 survey on family and social subjects. Moreover, the article also examines Istat data concerning maintenance payments for ex-spouses and children. Findings show that, as in other Western countries, the economic costs of the end of a marriage are greater for women. A low educational level and the presence of children increase the odds of serious economic difficulties, whereas separating at a more advanced age exerts a protective influence. Maintenance payments do not appear to be effective in compensating gender inequality.
2009
23, No. 1
83
111
http://www.mulino.it/edizioni/riviste/scheda_rivista.php?issn=1120-9488
Conseguenze economiche; separazione; divorzio; povertà; Italia; matrimonio; famiglia; sociologia
Todesco L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/70740
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