ll termine "oncologia comparata" fa riferimento ad una disciplina che oggi integra lo studio dei tumori spontanei insorgenti negli animali da compagnia con quelli umani e solo in parte con quelli indotti negli animali di laboratorio.Va infatti ricordato che, a differenza dei tumori indotti artificialmente nei roditori di laboratorio il cui sviluppo "istantaneo" non riflette la patogenesi per lo più a lungo termine delle patologie neoplastiche umane, i tumori spontanei delcane e dell'uomo sono accomunati da numerosi fattori tra cui caratteristiche genetiche e istopatologiche, comportamento biologico, target molecolari e risposca a trattamenti antineoplastici standard. Queste similitudini, congiuntamente all'elevato numero di soggetti canini che si ammalano di cancro ogni anno, suggeriscono che lo studio del cane come modello per I'uomo offre un'opportunità straordinaria per migliorare la nostra conoscenza della biologia tumorale in entrambe le specie. Inoltre, gli studí clinici e preclinici condotti nel cane offrono il vantaggio di identificare gli approcci terapeutici più promettenti e meritevoli di ulteriori sperimentazioni oltre che di individuare le patologie neoplastiche con la più alta probabilità di rispondere favorevolmente a tali trattamenti. Lo scopo di questo lavoro è di presentare al lettore il concetto di "oncologia comparata", il suo signifìcato e le sue implicazioni per il futuro della ricerca oncologica.

Un legame che va oltre l’amicizia: cane, uomo ed oncologia comparata

BURACCO, Paolo
2009-01-01

Abstract

ll termine "oncologia comparata" fa riferimento ad una disciplina che oggi integra lo studio dei tumori spontanei insorgenti negli animali da compagnia con quelli umani e solo in parte con quelli indotti negli animali di laboratorio.Va infatti ricordato che, a differenza dei tumori indotti artificialmente nei roditori di laboratorio il cui sviluppo "istantaneo" non riflette la patogenesi per lo più a lungo termine delle patologie neoplastiche umane, i tumori spontanei delcane e dell'uomo sono accomunati da numerosi fattori tra cui caratteristiche genetiche e istopatologiche, comportamento biologico, target molecolari e risposca a trattamenti antineoplastici standard. Queste similitudini, congiuntamente all'elevato numero di soggetti canini che si ammalano di cancro ogni anno, suggeriscono che lo studio del cane come modello per I'uomo offre un'opportunità straordinaria per migliorare la nostra conoscenza della biologia tumorale in entrambe le specie. Inoltre, gli studí clinici e preclinici condotti nel cane offrono il vantaggio di identificare gli approcci terapeutici più promettenti e meritevoli di ulteriori sperimentazioni oltre che di individuare le patologie neoplastiche con la più alta probabilità di rispondere favorevolmente a tali trattamenti. Lo scopo di questo lavoro è di presentare al lettore il concetto di "oncologia comparata", il suo signifìcato e le sue implicazioni per il futuro della ricerca oncologica.
2009
23
2
9
25
cane; uomo; oncologia comparata
Borgatti A; Buracco P
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