Questo saggio, di cui un primo abbozzo in lingua inglese venne pubblicato nel 1976, doveva essere collocato in un punto nodale del celebre Il principio responsabilità (1979), costituendone così il preambolo. In esso Jonas intendeva ribadire la realtà e l’efficacia causale della libertà dell’uomo dinanzi alla tendenza della tecno-scienza a plasmare la realtà naturale come se tale dimensione “interiore” non esistesse. Punto di partenza, la condizione – delineata da Cartesio agli albori della modernità – di un dualismo irrisolto tra corpo e anima, secondo Jonas ancora operante a livello residuale nelle concezioni etiche e scientifiche contemporanee. Sviluppando questo discorso, Jonas si rese conto che Il principio responsabilità avrebbe toccato soltanto marginalmente la questione del rapporto tra “spirito” (o anima) e corpo, che invece meritava una più ampia trattazione. Egli decise pertanto di ampliare l’excursus e di farlo vivere autonomamente. La tesi di fondo – che viene peraltro discussa mediante argomenti, tuttora attuali, desunti dalla meccanica quantistica – è che la scienza moderna si trova di fronte a un dilemma da essa stessa creato, in virtù di cui lo “spirito” o è qualche cosa di incompatibile con la dimensione corporea, oppure è un ornamento inutile di quest’ultima, una manifestazione superficiale del dualismo cartesiano che per Jonas non ha ragione di essere: al contrario, fra “spirituale” e “corporeo” sussiste una reale interazione che, mantenendo la distinzione di tali dimensioni, non li pone tuttavia in opposizione. Insomma, una soluzione filosofica al tradizionale problema psicofisico con cui discipline quali la cibernetica, le scienze cognitive e le neuroscienze, nonché le più recenti scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale farebbero bene a confrontarsi.

Postfazione. L'abisso della libertà e la vertigine del pensiero

FRANZINI TIBALDEO, ROBERTO
2006-01-01

Abstract

Questo saggio, di cui un primo abbozzo in lingua inglese venne pubblicato nel 1976, doveva essere collocato in un punto nodale del celebre Il principio responsabilità (1979), costituendone così il preambolo. In esso Jonas intendeva ribadire la realtà e l’efficacia causale della libertà dell’uomo dinanzi alla tendenza della tecno-scienza a plasmare la realtà naturale come se tale dimensione “interiore” non esistesse. Punto di partenza, la condizione – delineata da Cartesio agli albori della modernità – di un dualismo irrisolto tra corpo e anima, secondo Jonas ancora operante a livello residuale nelle concezioni etiche e scientifiche contemporanee. Sviluppando questo discorso, Jonas si rese conto che Il principio responsabilità avrebbe toccato soltanto marginalmente la questione del rapporto tra “spirito” (o anima) e corpo, che invece meritava una più ampia trattazione. Egli decise pertanto di ampliare l’excursus e di farlo vivere autonomamente. La tesi di fondo – che viene peraltro discussa mediante argomenti, tuttora attuali, desunti dalla meccanica quantistica – è che la scienza moderna si trova di fronte a un dilemma da essa stessa creato, in virtù di cui lo “spirito” o è qualche cosa di incompatibile con la dimensione corporea, oppure è un ornamento inutile di quest’ultima, una manifestazione superficiale del dualismo cartesiano che per Jonas non ha ragione di essere: al contrario, fra “spirituale” e “corporeo” sussiste una reale interazione che, mantenendo la distinzione di tali dimensioni, non li pone tuttavia in opposizione. Insomma, una soluzione filosofica al tradizionale problema psicofisico con cui discipline quali la cibernetica, le scienze cognitive e le neuroscienze, nonché le più recenti scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale farebbero bene a confrontarsi.
2006
Potenza o impotenza della soggettività?
medusa
119
141
9788876980695
problema mente-corpo; dualismo psico-fisico; libertà; etica; determinismo
roberto franzini tibaldeo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/78213
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact