Le modalità per eseguire una corretta documentazione fotografica dell’autopsia sono incerte: i contributi di letteratura riguardano principalmente accorgimenti tecnici utili per l’identificazione personale e per la repertazione e la datazione di lesioni traumatiche e di altri reperti (macchie di sangue e imbrattamenti), ma manca un lavoro organico e completo. Gli autori presentano alcuni semplici consigli tecnici per l’uso degli apparecchi fotografici, riferendosi alle macchine digitali (ma in realtà tutti gli accorgimenti possono essere applicati anche alla fotografia tradizionale) attuabili in situazioni ambientali ottimali e non, oltre ad alcune raccomandazioni per eseguire un buon reportage dell’autopsia. Suggeriscono inoltre le modalità per la corretta documentazione fotografica degli indumenti, delle caratteristiche somatiche generali, dei contrassegni, degli imbrattamenti, dei fenomeni cadaverici, delle lesioni esterne e della sezione del cadavere. Sono presenti anche accorgimenti in caso di autopsia feto-neonatale. Il presente lavoro raccoglie suggerimenti basati sull’esperienza personale degli autori, in assenza di indicazioni in letteratura, e si propone lo scopo di stimolare ulteriori contributi, in modo che si abbiano nel futuro indicazioni condivise dalla comunità scientifica, che possano essere utili per chi effettua le autopsie, che normalmente ha solo nozioni rudimentali di tecnica fotografica.

La documentazione fotografica dell’autopsia

VARETTO, Lorenzo;GARGALLO, Claudio;MONACO, Mario
2008-01-01

Abstract

Le modalità per eseguire una corretta documentazione fotografica dell’autopsia sono incerte: i contributi di letteratura riguardano principalmente accorgimenti tecnici utili per l’identificazione personale e per la repertazione e la datazione di lesioni traumatiche e di altri reperti (macchie di sangue e imbrattamenti), ma manca un lavoro organico e completo. Gli autori presentano alcuni semplici consigli tecnici per l’uso degli apparecchi fotografici, riferendosi alle macchine digitali (ma in realtà tutti gli accorgimenti possono essere applicati anche alla fotografia tradizionale) attuabili in situazioni ambientali ottimali e non, oltre ad alcune raccomandazioni per eseguire un buon reportage dell’autopsia. Suggeriscono inoltre le modalità per la corretta documentazione fotografica degli indumenti, delle caratteristiche somatiche generali, dei contrassegni, degli imbrattamenti, dei fenomeni cadaverici, delle lesioni esterne e della sezione del cadavere. Sono presenti anche accorgimenti in caso di autopsia feto-neonatale. Il presente lavoro raccoglie suggerimenti basati sull’esperienza personale degli autori, in assenza di indicazioni in letteratura, e si propone lo scopo di stimolare ulteriori contributi, in modo che si abbiano nel futuro indicazioni condivise dalla comunità scientifica, che possano essere utili per chi effettua le autopsie, che normalmente ha solo nozioni rudimentali di tecnica fotografica.
2008
128(1)
1
7
VARETTO L.; GARGALLO C.; BOTTA G.; MONACO M.
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