Premessa. Un numero sempre maggiore di persone è esposto a rumore aeroportuale e stradale. L’ipertensione è il maggiore fattore di ischio per le patologie cardiovascolari nella popolazione oltre i 45 anni di età ed anche piccoli incrementi di rischio hanno un grande impatto sullo stato di salute delle popolazioni esposte. Materiali e metodi. Lo studio HYENA, finanziato dalla UE ed espletato tra il 2003 ed il 2006, ha intervistato e misurato la pressione arteriosa di 4861 persone tra i 45 e i 70 anni residenti da almeno 5 anni nei pressi di 6 grandi Aeroporti di altrettanti Paesi europei: Regno Unito (Aeroporto di Londra Heathrow), Germania (Aeroporto di Berlino Teget), Olanda (Aeroporto di Amsterdam Schipol), Svezia (Aeroporti Arlanda e Bromma di Stoccolma), Grecia (Aeroporto di Atene Spata) e Italia (aeroporto di Milano Malpensa). Sono stati raccolte informazioni sullo stato di salute dei soggetti (compreso l’uso di farmaci), sullo stato socio.economico e sulle abitudini di vita. Su 2 sottogruppi differenti di soggetti (50 per Paese) sono state effettuate inoltre a) misurazioni continuative per 24h della pressione arteriosa e del rumore presente nell’abitazione b) determinazioni del cortisolo salivare. Risultati. I risultati preliminari dello studio sono così riassumibili: • La percentuale di ipertesi nelle aree in studio (uniformata per età e sesso sulla popolazione standard europea) è risultata maggiore di quanto previsto ed è stata del 48.8% nel Regno Unito, 54.6% in Germania, 51.9% nei Paesi Bassi, 52.0% in Svezia, 57.0% in Grecia e 52.1% in Italia. • È stata riscontrata una relazione statisticamente significativa tra esposizione al rumore, sia da traffico veicolare sia aeroportuale, e rischio di ipertensione, con maggiore evidenza tra gli uomini. • L’aumento del rischio di ipertensione, misurato dallo studio è del 14% per incremento di 10 decibel (OR 1,143, 95% I.C. 1,014-1,288) per quanto riguarda il rumore notturno, risultato più pericoloso. • La relazione rumore-ipertensione è risultata maggiore per il traffico stradale e tra gli uomini, con un rischio misurato del 54% nella categoria di persone residenti nelle aree a maggiore esposizione (> 65 decibel). • Il rischio di ipertensione è stato riscontrato soprattutto negli aeroporti operativi da un maggiore periodo di tempo (Londra, Berlino, Amsterdam, Stoccolma). Nelle aree circostanti gli aeroporti di Atene e Malpensa, (operativi da circa 5 anni come aeroporti internazionali), tale rischio non è stato rilevato in misura simile, facendo supporre che per aumenti stabili della pressione arteriosa siano necessari tempi di esposizione a rumore aeroportuale (in particolare notturno) superiori ai 5 anni. • Nelle aree studiate non è stato evidenziato un rischio significativo di infarto del miocardio in relazione al rumore. • Nelle donne esposte a rumore aereo, è emerso un significativo aumento al mattino di cortisolo salivare (ormone dello stress che agisce sull’aumento della pressione arteriosa) . • I soggetti che vivono vicino agli aeroporti di Atene e di Malpensa risultano più infastiditi dal rumore aereo rispetto a quelli che abitano presso gli altri aeroporti europei considerati nello studio: la percezione del rumore si modifica con l'aumento del tempo di esposizione. • Sia la maggiore esposizione oggettiva al rumore (livello del rumore) sia l’esposizione soggettiva (fastidio riferito) sono associate con la presenza d’ipertensione. Discussione e conclusioni. L’ipertensione è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, ed è determinata da vari fattori, soprattutto dietetici e personali, ma in cui sono coinvolti in misura minore anche fattori occupazionali ed ambientali. L’ipertensione presenta una diffusione maggiore nei soggetti anziani, tra i soggetti obesi, tra i fumatori, tra i bevitori di bevande alcoliche, nel sesso maschile, nei soggetti sedentari. Lo studio HYENA aggiunge oggi l’indicazione che anche il rumore ambientale, in particolare quello stradale ed aeroportuale notturno, è un fattore di rischio rilevante da considerare. La proporzione di soggetti infastiditi dal rumore aereo è risultata più elevata di quanto atteso in base alle raccomandazioni europee sul rumore. Il risultato ha implicazioni rilevanti per le politiche ambientali di tutela dal rumore dii vari Paesi europei.

Ipertensione e rumore nelle aree aeroportuali: lo studio HYENA

VIGNA-TAGLIANTI, Federica;
2007-01-01

Abstract

Premessa. Un numero sempre maggiore di persone è esposto a rumore aeroportuale e stradale. L’ipertensione è il maggiore fattore di ischio per le patologie cardiovascolari nella popolazione oltre i 45 anni di età ed anche piccoli incrementi di rischio hanno un grande impatto sullo stato di salute delle popolazioni esposte. Materiali e metodi. Lo studio HYENA, finanziato dalla UE ed espletato tra il 2003 ed il 2006, ha intervistato e misurato la pressione arteriosa di 4861 persone tra i 45 e i 70 anni residenti da almeno 5 anni nei pressi di 6 grandi Aeroporti di altrettanti Paesi europei: Regno Unito (Aeroporto di Londra Heathrow), Germania (Aeroporto di Berlino Teget), Olanda (Aeroporto di Amsterdam Schipol), Svezia (Aeroporti Arlanda e Bromma di Stoccolma), Grecia (Aeroporto di Atene Spata) e Italia (aeroporto di Milano Malpensa). Sono stati raccolte informazioni sullo stato di salute dei soggetti (compreso l’uso di farmaci), sullo stato socio.economico e sulle abitudini di vita. Su 2 sottogruppi differenti di soggetti (50 per Paese) sono state effettuate inoltre a) misurazioni continuative per 24h della pressione arteriosa e del rumore presente nell’abitazione b) determinazioni del cortisolo salivare. Risultati. I risultati preliminari dello studio sono così riassumibili: • La percentuale di ipertesi nelle aree in studio (uniformata per età e sesso sulla popolazione standard europea) è risultata maggiore di quanto previsto ed è stata del 48.8% nel Regno Unito, 54.6% in Germania, 51.9% nei Paesi Bassi, 52.0% in Svezia, 57.0% in Grecia e 52.1% in Italia. • È stata riscontrata una relazione statisticamente significativa tra esposizione al rumore, sia da traffico veicolare sia aeroportuale, e rischio di ipertensione, con maggiore evidenza tra gli uomini. • L’aumento del rischio di ipertensione, misurato dallo studio è del 14% per incremento di 10 decibel (OR 1,143, 95% I.C. 1,014-1,288) per quanto riguarda il rumore notturno, risultato più pericoloso. • La relazione rumore-ipertensione è risultata maggiore per il traffico stradale e tra gli uomini, con un rischio misurato del 54% nella categoria di persone residenti nelle aree a maggiore esposizione (> 65 decibel). • Il rischio di ipertensione è stato riscontrato soprattutto negli aeroporti operativi da un maggiore periodo di tempo (Londra, Berlino, Amsterdam, Stoccolma). Nelle aree circostanti gli aeroporti di Atene e Malpensa, (operativi da circa 5 anni come aeroporti internazionali), tale rischio non è stato rilevato in misura simile, facendo supporre che per aumenti stabili della pressione arteriosa siano necessari tempi di esposizione a rumore aeroportuale (in particolare notturno) superiori ai 5 anni. • Nelle aree studiate non è stato evidenziato un rischio significativo di infarto del miocardio in relazione al rumore. • Nelle donne esposte a rumore aereo, è emerso un significativo aumento al mattino di cortisolo salivare (ormone dello stress che agisce sull’aumento della pressione arteriosa) . • I soggetti che vivono vicino agli aeroporti di Atene e di Malpensa risultano più infastiditi dal rumore aereo rispetto a quelli che abitano presso gli altri aeroporti europei considerati nello studio: la percezione del rumore si modifica con l'aumento del tempo di esposizione. • Sia la maggiore esposizione oggettiva al rumore (livello del rumore) sia l’esposizione soggettiva (fastidio riferito) sono associate con la presenza d’ipertensione. Discussione e conclusioni. L’ipertensione è il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, ed è determinata da vari fattori, soprattutto dietetici e personali, ma in cui sono coinvolti in misura minore anche fattori occupazionali ed ambientali. L’ipertensione presenta una diffusione maggiore nei soggetti anziani, tra i soggetti obesi, tra i fumatori, tra i bevitori di bevande alcoliche, nel sesso maschile, nei soggetti sedentari. Lo studio HYENA aggiunge oggi l’indicazione che anche il rumore ambientale, in particolare quello stradale ed aeroportuale notturno, è un fattore di rischio rilevante da considerare. La proporzione di soggetti infastiditi dal rumore aereo è risultata più elevata di quanto atteso in base alle raccomandazioni europee sul rumore. Il risultato ha implicazioni rilevanti per le politiche ambientali di tutela dal rumore dii vari Paesi europei.
2007
XXXI Congresso Annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia
17-19 Ottobre 2007
Ostuni, Italia
Atti del XXXI Congresso Annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia: l'epidemiologia dell'invecchiamento
AIE
227
227
http://www.epidemiologia.it/?q=node/223
Jarup L; Babisch W; Houthuijs D; Pershagen G; Katsouyanni K; Cadum E; Dudley ML; Swart W; Breugelmans O; Bluhm G; Selander J; Charalampidis A; Dimakopoulou K; Vigna-Taglianti F; Pisani S; Antoniotti MC
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