Il volume si propone di effettuare un bilancio degli studi internazionali che hanno trattato il gioco infantile come un’attività fondamentale da promuovere adeguatamente per conseguire obiettivi educativi irrinunciabili. Il contributo si colloca in una linea di mediazione tra le posizioni di coloro che vedono il gioco come un’opportunità di crescita liberante, che non deve avere interferenze adulte, e le prospettive di coloro che lo considerano un mezzo, che va regolato in vista dell’acquisizione degli apprendimenti scolastici. Nell’ottica assunta invece la mediazione adulta viene considerata centrale per facilitare la realizzazione di attività autenticamente arricchenti. La ricerca educativa ha messo in luce infatti come percorsi ludici prescolastici basati principalmente sul gioco attentamente mediato dall’adulto (es. Abecedarian Program; High Scope Perry Preschool Project) si dimostrino più efficaci a lungo termine nel favorire la readiness scolastica (A.F. Campbell et al. 2001; L.J. Schweinhart, 2005) dei programmi che anticipano gli apprendimenti scolastici alla scuola dell’infanzia, con il rischio di impoverirne progressivamente la motivazione (D. Bergen, 2002). Il volume riporta in seguito la sintesi dei principali contributi teorici che testimoniano l’efficacia del gioco infantile nello sviluppo sensoriale e percettivo (E.M. Hamm et al. 2006), motorio (B. Sher, 2008), cognitivo (K. McInnes et al., 2006), socio-affettivo (J.S. Cohen, J.L. Mendez, 2009) e valoriale (B. Edmiston, 2008). Il testo fornisce inoltre indicazioni operative per la realizzazione di percorsi ludici volti a favorire lo sviluppo armonico dei processi cognitivi e motivazionali dei bambini. Si propone a tal proposito un laboratorio di potenziamento cognitivo e motivazionale, denominato “Fenix”, che le autrici hanno strutturato e sperimentato in diversi Paesi. Il percorso rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni, che si avvale di materiale ludico concreto, si connette con il programma realizzato per le scuole primarie e secondarie di primo grado, che utilizza invece software educativi. Il training mira al potenziamento di specifici processi cognitivi: conoscere, memorizzare, edurre relazioni, ragionare, valutare e creare (secondo il modello cognitivo di J.P. Guilford, aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001). Il percorso che viene illustrato è stato calibrato in anni di ricerca empirica condotta rigorosamente e ha dimostrato la sua efficacia nel promuovere la readiness scolastica con bambini di ambienti differenziati, in Europa, ma anche in altri contesti (Africa, Sud e Centro America). Il libro illustra dunque gli esiti conseguiti con un campione di 142 bambini in Italia, in cui si evidenzia che in tutte e tre le fasce d’età, l’incremento medio dei bambini dei gruppi sperimentali è significativamente superiore a quello conseguito dai bambini dei gruppi di controllo. Si approfondiscono inoltre gli esiti in contesti multiculturali e quelli conseguiti con i bambini rom. Si illustrano infine i risultati di studi pilota in cui il progetto Fenix per la scuola dell’infanzia è stato sperimentato in Cameroun, Mali, Fogo (Capo Verde), Rwanda e Minas Gerais (Brasile). I materiali ludici per la realizzazione di tali percorsi sono stati raccolti in un apposito kit (Gioco e potenziamento cognitivo nell’infanzia. La pratica. Materiali e attività ludiche per bambini dai tre ai 6 anni).

Gioco e potenziamento cognitivo nell'infanzia. La teoria. Comprensione, Memoria, Ragionamento, Capacità critica e creatività.

RICCHIARDI, Paola;COGGI, Cristina
2011-01-01

Abstract

Il volume si propone di effettuare un bilancio degli studi internazionali che hanno trattato il gioco infantile come un’attività fondamentale da promuovere adeguatamente per conseguire obiettivi educativi irrinunciabili. Il contributo si colloca in una linea di mediazione tra le posizioni di coloro che vedono il gioco come un’opportunità di crescita liberante, che non deve avere interferenze adulte, e le prospettive di coloro che lo considerano un mezzo, che va regolato in vista dell’acquisizione degli apprendimenti scolastici. Nell’ottica assunta invece la mediazione adulta viene considerata centrale per facilitare la realizzazione di attività autenticamente arricchenti. La ricerca educativa ha messo in luce infatti come percorsi ludici prescolastici basati principalmente sul gioco attentamente mediato dall’adulto (es. Abecedarian Program; High Scope Perry Preschool Project) si dimostrino più efficaci a lungo termine nel favorire la readiness scolastica (A.F. Campbell et al. 2001; L.J. Schweinhart, 2005) dei programmi che anticipano gli apprendimenti scolastici alla scuola dell’infanzia, con il rischio di impoverirne progressivamente la motivazione (D. Bergen, 2002). Il volume riporta in seguito la sintesi dei principali contributi teorici che testimoniano l’efficacia del gioco infantile nello sviluppo sensoriale e percettivo (E.M. Hamm et al. 2006), motorio (B. Sher, 2008), cognitivo (K. McInnes et al., 2006), socio-affettivo (J.S. Cohen, J.L. Mendez, 2009) e valoriale (B. Edmiston, 2008). Il testo fornisce inoltre indicazioni operative per la realizzazione di percorsi ludici volti a favorire lo sviluppo armonico dei processi cognitivi e motivazionali dei bambini. Si propone a tal proposito un laboratorio di potenziamento cognitivo e motivazionale, denominato “Fenix”, che le autrici hanno strutturato e sperimentato in diversi Paesi. Il percorso rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni, che si avvale di materiale ludico concreto, si connette con il programma realizzato per le scuole primarie e secondarie di primo grado, che utilizza invece software educativi. Il training mira al potenziamento di specifici processi cognitivi: conoscere, memorizzare, edurre relazioni, ragionare, valutare e creare (secondo il modello cognitivo di J.P. Guilford, aggiornato dalle indicazioni di C.S. Anderson e D.R. Krathwohl, 2001). Il percorso che viene illustrato è stato calibrato in anni di ricerca empirica condotta rigorosamente e ha dimostrato la sua efficacia nel promuovere la readiness scolastica con bambini di ambienti differenziati, in Europa, ma anche in altri contesti (Africa, Sud e Centro America). Il libro illustra dunque gli esiti conseguiti con un campione di 142 bambini in Italia, in cui si evidenzia che in tutte e tre le fasce d’età, l’incremento medio dei bambini dei gruppi sperimentali è significativamente superiore a quello conseguito dai bambini dei gruppi di controllo. Si approfondiscono inoltre gli esiti in contesti multiculturali e quelli conseguiti con i bambini rom. Si illustrano infine i risultati di studi pilota in cui il progetto Fenix per la scuola dell’infanzia è stato sperimentato in Cameroun, Mali, Fogo (Capo Verde), Rwanda e Minas Gerais (Brasile). I materiali ludici per la realizzazione di tali percorsi sono stati raccolti in un apposito kit (Gioco e potenziamento cognitivo nell’infanzia. La pratica. Materiali e attività ludiche per bambini dai tre ai 6 anni).
2011
Erickson
I materiali
1
160
9788861379510
Ricchiardi P.; Coggi C.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/91096
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