La costituzione geologica del territorio è importante per le implicazioni che ha sull’utilizzo del terreno. Ad esempio la forma del paesaggio influenza sensibilmente le attività umane: non è certo edificabile o coltivabile un territorio molto acclive o alluvionabile o soggetto a frane; viceversa è di ampio utilizzo un settore pianeggiante e stabile, che si presta alla costruzione di edifici e all’uso di macchinari agricoli. Particolarmente adatto a entrambi gli scopi è quindi un conoide alluvionale come è il Conoide di Lanzo, ampia forma di costruzione fluviale su cui si sviluppa il Parco La Mandria (vedi cap. 2). Anche la costituzione dei sedimenti e la loro alterazione progressiva, con lo sviluppo di suoli, influisce sia sull’attività agricola, che per esempio non potrà svolgersi appieno su terreni molto ossidati, sia sulla permeabilità dei sedimenti che risulta radicalmente ridotta dalla presenza di suoli molto evoluti, con elevato tenore in argilla (vedi cap. 3). Per valutare questi aspetti è importante la raccolta delle informazioni geologiche, riguardante sia le caratteristiche originarie dei sedimenti, che permettono di comprendere se, ad esempio, durante la deposizione esisteva un lago o un corso d’acqua, sia le successive variazioni connesse con la compattazione, la deformazione o l’alterazione dei sedimenti (vedi cap. 4). Lo studio geologico non comporta solo una consultazione dei documenti esistenti relativi a un’area (carte e profili geologici, perizie geologiche e idrogeologiche), ma è anche frutto di un accurato rilevamento, che porta alla stesura di una carta geologica. Le attività di rilevamento avvengono attraverso numerosi percorsi a piedi che consentono di osservare le caratteristiche, la distribuzione e lo spessore dei sedimenti e la forma del territorio (vedi cap. 5). Utilizzando le diverse informazioni raccolte può venire ricostruita l’evoluzione geologica dell’area del Parco: la comprensione delle situazioni che si succedono nel tempo può essere chiarita da disegni schematici relativi ai diversi intervalli di tempo (vedi cap. 6). Le informazioni riguardanti la situazione morfologica (ad esempio la presenza di superfici pianeggianti e di scarpate di erosione), lo sviluppo di diversi corpi geologici in superficie e la loro distribuzione spaziale possono essere rappresentati nella carta geologica dell’area del Parco (vedi cap. 7 e la carta di Tav. 1). Il rilevamento geologico effettuato per l’area del Parco e la conseguente creazione di una nuova carta geologica hanno portato a evidenziare sensibili differenze rispetto a quanto finora riportato nei precedenti documenti geologici. In particolare sono stati distinti per la prima volta sia i sedimenti fluviali provenienti da distinti bacini idrografici (Bacini idrografici Stura di Lanzo, Ceronda e Dora Riparia) sia i diversi apporti degli stessi corsi d’acqua, succedutisi nel tempo. Considerata l’importanza della ricostruzione tridimensionale degli stessi corpi geologici, ad esempio ai fini di comprendere le modalità della circolazione idrica nel sottosuolo, sono stati realizzati profili geologici, inseriti nella carta geologica allegata: in essi si osserva la sovrapposizione e la distribuzione laterale dei diversi tipi di sedimenti.

Alla scoperta della Geologia del Parco La Mandria

FORNO, Maria Gabriella;
2009-01-01

Abstract

La costituzione geologica del territorio è importante per le implicazioni che ha sull’utilizzo del terreno. Ad esempio la forma del paesaggio influenza sensibilmente le attività umane: non è certo edificabile o coltivabile un territorio molto acclive o alluvionabile o soggetto a frane; viceversa è di ampio utilizzo un settore pianeggiante e stabile, che si presta alla costruzione di edifici e all’uso di macchinari agricoli. Particolarmente adatto a entrambi gli scopi è quindi un conoide alluvionale come è il Conoide di Lanzo, ampia forma di costruzione fluviale su cui si sviluppa il Parco La Mandria (vedi cap. 2). Anche la costituzione dei sedimenti e la loro alterazione progressiva, con lo sviluppo di suoli, influisce sia sull’attività agricola, che per esempio non potrà svolgersi appieno su terreni molto ossidati, sia sulla permeabilità dei sedimenti che risulta radicalmente ridotta dalla presenza di suoli molto evoluti, con elevato tenore in argilla (vedi cap. 3). Per valutare questi aspetti è importante la raccolta delle informazioni geologiche, riguardante sia le caratteristiche originarie dei sedimenti, che permettono di comprendere se, ad esempio, durante la deposizione esisteva un lago o un corso d’acqua, sia le successive variazioni connesse con la compattazione, la deformazione o l’alterazione dei sedimenti (vedi cap. 4). Lo studio geologico non comporta solo una consultazione dei documenti esistenti relativi a un’area (carte e profili geologici, perizie geologiche e idrogeologiche), ma è anche frutto di un accurato rilevamento, che porta alla stesura di una carta geologica. Le attività di rilevamento avvengono attraverso numerosi percorsi a piedi che consentono di osservare le caratteristiche, la distribuzione e lo spessore dei sedimenti e la forma del territorio (vedi cap. 5). Utilizzando le diverse informazioni raccolte può venire ricostruita l’evoluzione geologica dell’area del Parco: la comprensione delle situazioni che si succedono nel tempo può essere chiarita da disegni schematici relativi ai diversi intervalli di tempo (vedi cap. 6). Le informazioni riguardanti la situazione morfologica (ad esempio la presenza di superfici pianeggianti e di scarpate di erosione), lo sviluppo di diversi corpi geologici in superficie e la loro distribuzione spaziale possono essere rappresentati nella carta geologica dell’area del Parco (vedi cap. 7 e la carta di Tav. 1). Il rilevamento geologico effettuato per l’area del Parco e la conseguente creazione di una nuova carta geologica hanno portato a evidenziare sensibili differenze rispetto a quanto finora riportato nei precedenti documenti geologici. In particolare sono stati distinti per la prima volta sia i sedimenti fluviali provenienti da distinti bacini idrografici (Bacini idrografici Stura di Lanzo, Ceronda e Dora Riparia) sia i diversi apporti degli stessi corsi d’acqua, succedutisi nel tempo. Considerata l’importanza della ricostruzione tridimensionale degli stessi corpi geologici, ad esempio ai fini di comprendere le modalità della circolazione idrica nel sottosuolo, sono stati realizzati profili geologici, inseriti nella carta geologica allegata: in essi si osserva la sovrapposizione e la distribuzione laterale dei diversi tipi di sedimenti.
2009
I quaderni de La Mandria
Ages Arti grafiche
4
1
48
http://parco.lamandria@reteunitaria.piemonte.it
Geologia; Parco La Mandria; conoide alluvionale; divulgazione scientifica
Forno M. G.; Gregorio L. & Vatteroni R.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/97472
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