“Io appartengo al teatro”: così scrive Orson Welles negli anni trenta, prima del suo approdo a Hollywood. Il teatro non è solamente il preludio al suo futuro di cineasta ma anche un momento fondamentale del suo percorso di attore e regista, il luogo fisico e mentale in cui nasce e si affina la sua complessa personalità di artista. Nell’America di Roosevelt Welles dà vita a un progetto teatrale in cui fervore politico, inventiva registica e grandezza d’attore coesistono in una sintonia che avrà negli anni successivi rare possibilità di espressione. Gli spettacoli realizzati all’interno del Federal Theatre Project (tra cui il celebre ‘voodoo’ Macbeth) e del Mercury Theatre sono qui analizzati alla luce di materiali d’archivio, dei copioni, delle recensioni e soprattutto degli scritti di Orson Welles. Ne emerge il ritratto di un giovane teatrante appassionato e ambizioso, un artista in grado di elaborare una poetica originale e di stabilire un rapporto particolare e talvolta ambiguo con il linguaggio della scena degli anni trenta. Welles si confronta con Broadway, con il teatro politico e di propaganda, ma anche con i grandi attori del passato e gli innovatori del primo novecento. Prima di Citizen Kane, il ventenne Welles, completamente assorbito dalla sfida del teatro, dimostra di essere uno dei più coraggiosi innovatori e spregiudicati protagonisti della scena del suo tempo.

Prima del cinema. Il teatro di Orson Welles

PIERINI, Maria Paola
2005-01-01

Abstract

“Io appartengo al teatro”: così scrive Orson Welles negli anni trenta, prima del suo approdo a Hollywood. Il teatro non è solamente il preludio al suo futuro di cineasta ma anche un momento fondamentale del suo percorso di attore e regista, il luogo fisico e mentale in cui nasce e si affina la sua complessa personalità di artista. Nell’America di Roosevelt Welles dà vita a un progetto teatrale in cui fervore politico, inventiva registica e grandezza d’attore coesistono in una sintonia che avrà negli anni successivi rare possibilità di espressione. Gli spettacoli realizzati all’interno del Federal Theatre Project (tra cui il celebre ‘voodoo’ Macbeth) e del Mercury Theatre sono qui analizzati alla luce di materiali d’archivio, dei copioni, delle recensioni e soprattutto degli scritti di Orson Welles. Ne emerge il ritratto di un giovane teatrante appassionato e ambizioso, un artista in grado di elaborare una poetica originale e di stabilire un rapporto particolare e talvolta ambiguo con il linguaggio della scena degli anni trenta. Welles si confronta con Broadway, con il teatro politico e di propaganda, ma anche con i grandi attori del passato e gli innovatori del primo novecento. Prima di Citizen Kane, il ventenne Welles, completamente assorbito dalla sfida del teatro, dimostra di essere uno dei più coraggiosi innovatori e spregiudicati protagonisti della scena del suo tempo.
2005
BULZONI
1
287
9788878700734
Pierini, Maria Paola
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