Più che la nostalgia, è forse il rancore il basso continuo della storia e della storiografia adriatiche: partendo dal vulnus originario del trattato di Campoformido, questo saggio argomenta quest'ipotesi confermandola anzitutto nell'insistenza sul risentimento delle popolazioni italofone di Dalmazia e Istria registrato e anzi costruito dalla letteratura politica nazionalista e in particolare da Enrico Corradini, che appunto lo contrappose alla nostalgia degli emigrati italiani oltreoceano. La costruzione culturale delle identità tra i gruppi italofoni istriani e dalmati fu sempre più, dall'ultimo quindicennio dell'800 agli anni '40 del'900 (ma ancora in seguito), intrecciata a un consapevole processo di alimentazione di sospetto e paura e rancore reciproco nelle e tra le genti adriatiche.
Patrie ulteriori, nostalgia e rancori. Venezia e l'Adriatico orientale
PALADINI, Filippo Maria
2009-01-01
Abstract
Più che la nostalgia, è forse il rancore il basso continuo della storia e della storiografia adriatiche: partendo dal vulnus originario del trattato di Campoformido, questo saggio argomenta quest'ipotesi confermandola anzitutto nell'insistenza sul risentimento delle popolazioni italofone di Dalmazia e Istria registrato e anzi costruito dalla letteratura politica nazionalista e in particolare da Enrico Corradini, che appunto lo contrappose alla nostalgia degli emigrati italiani oltreoceano. La costruzione culturale delle identità tra i gruppi italofoni istriani e dalmati fu sempre più, dall'ultimo quindicennio dell'800 agli anni '40 del'900 (ma ancora in seguito), intrecciata a un consapevole processo di alimentazione di sospetto e paura e rancore reciproco nelle e tra le genti adriatiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.