Il contributo nasce da un "paper" presentato al V Congresso nazionale della Società italiana degli Storici dell'Economia dedicato all'esame della domanda e dell'offerta di servizi in Italia tra età moderna e contemporanea, svoltosi a Torino nel novembre 2004. Lo studio è nato dall'esigenza di spiegare le modalità economico-sociali e finanziarie attraverso le quali nacque nel biennio 1931-1932 la "villanova" di Sestrières e quali furono le linee di tendenza lungo le quali il borgo alpino ebbe una rilevante crescita, soprattutto a partire dagli anni '970. La stazione invernale si formò per volontà del senatore Giovanni Agnelli e di suo figlio Edoardo, i quali - appassionati di montagna e originari di quella valle - vollero creare una sorta di "buen retiro" per la dirigenza Fiat e per l'alta borghesia subalpina, al fine di cementare una coesione di classe utile a far crescere ulteriormente il gruppo metalmeccanico torinese. Nel secondo dopoguerra, con l'avvento del miracolo economico e l'emergere di un turismo aperto anche alle classi medie, Sestrières mutò le sue caratteristiche originarie e divenne un centro di sport invernali aperto anche alla media borghesia dell'Italia nord-occidentale. Si affermò la moda dell'acquisto della seconda casa e la località alpina - i cui terreni erano quasi tutti di proprietà del gruppo Agnelli - divenne un forziere per la Fiat. La vendita dei terreni procurò grandi risorse finanziarie, che vennero trasferite in gran parte nell'azienda automobilistica torinese, contribuendo in modo rilevante al suo finanziamento. Attraverso l'esame della documentazione delle società del gruppo che gestirono le attività fondiarie e immobiliari e gli impianti sciistici e alberghieri di Sestrières, ho potuto così ricostruire con cura il processo evolutivo del borgo alpino dalla fondazione ai recenti anni '90.
Sestrières 1930 - 1990. Una "villanova" contemporanea per gli sport invernali
BERMOND, Claudio
2007-01-01
Abstract
Il contributo nasce da un "paper" presentato al V Congresso nazionale della Società italiana degli Storici dell'Economia dedicato all'esame della domanda e dell'offerta di servizi in Italia tra età moderna e contemporanea, svoltosi a Torino nel novembre 2004. Lo studio è nato dall'esigenza di spiegare le modalità economico-sociali e finanziarie attraverso le quali nacque nel biennio 1931-1932 la "villanova" di Sestrières e quali furono le linee di tendenza lungo le quali il borgo alpino ebbe una rilevante crescita, soprattutto a partire dagli anni '970. La stazione invernale si formò per volontà del senatore Giovanni Agnelli e di suo figlio Edoardo, i quali - appassionati di montagna e originari di quella valle - vollero creare una sorta di "buen retiro" per la dirigenza Fiat e per l'alta borghesia subalpina, al fine di cementare una coesione di classe utile a far crescere ulteriormente il gruppo metalmeccanico torinese. Nel secondo dopoguerra, con l'avvento del miracolo economico e l'emergere di un turismo aperto anche alle classi medie, Sestrières mutò le sue caratteristiche originarie e divenne un centro di sport invernali aperto anche alla media borghesia dell'Italia nord-occidentale. Si affermò la moda dell'acquisto della seconda casa e la località alpina - i cui terreni erano quasi tutti di proprietà del gruppo Agnelli - divenne un forziere per la Fiat. La vendita dei terreni procurò grandi risorse finanziarie, che vennero trasferite in gran parte nell'azienda automobilistica torinese, contribuendo in modo rilevante al suo finanziamento. Attraverso l'esame della documentazione delle società del gruppo che gestirono le attività fondiarie e immobiliari e gli impianti sciistici e alberghieri di Sestrières, ho potuto così ricostruire con cura il processo evolutivo del borgo alpino dalla fondazione ai recenti anni '90.File | Dimensione | Formato | |
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