I giudici nazionali sono i primi organi giurisdizionali incaricati, ai sensi dell’art. 13 CEDU, di assicurare un ricorso effettivo contro le violazioni dei diritti e delle libertà tutelate dalla Convenzione; essi sono chiamati a decidere le controversie loro devolute in base alle norme della Convenzione stessa, non solo come queste risultano dal dato testuale, ma come scaturiscono dall’opera interpretativa della Corte europea. Fondamentale, diventa, dunque il loro ruolo di primi “guardiani” della Convenzione nel sistema giurisdizionale di diritto interno. È all’analisi di tale ruolo che si dedica il presente contributo, concentrandosi in particolare sulle posizioni assunte dalla Corte di cassazione, qui considerata in qualità di supremo organo della giurisdizione civile, e del Consiglio di Stato, per la giurisprudenza amministrativa. L’analisi rileva anche e soprattutto alla luce della nuova attenzione che le sentenze della Corte costituzionale nn. 348 e 349 del 2007 hanno saputo destare con riferimento all’influenza del sistema convenzionale di protezione dei diritti fondamentali nel nostro ordinamento interno. Negli orientamenti dei due supremi organi giurisdizionali italiani, infatti, il nuovo approccio costituzionale alla CEDU sembra destinato ad incrementare l’attitudine degli stessi giudici ad attuare le garanzie convenzionali, considerando altresì la necessità di riferirsi alla giurisprudenza di Strasburgo come elemento chiave per giungere alla decisione dei casi oggetto di giudizio.

La Convenzione Europea dei diritti dell'uomo e i giudici nazionali. Corte di cassazione e Consiglio di Stato a confronto.

MIRATE, SILVIA
2010-01-01

Abstract

I giudici nazionali sono i primi organi giurisdizionali incaricati, ai sensi dell’art. 13 CEDU, di assicurare un ricorso effettivo contro le violazioni dei diritti e delle libertà tutelate dalla Convenzione; essi sono chiamati a decidere le controversie loro devolute in base alle norme della Convenzione stessa, non solo come queste risultano dal dato testuale, ma come scaturiscono dall’opera interpretativa della Corte europea. Fondamentale, diventa, dunque il loro ruolo di primi “guardiani” della Convenzione nel sistema giurisdizionale di diritto interno. È all’analisi di tale ruolo che si dedica il presente contributo, concentrandosi in particolare sulle posizioni assunte dalla Corte di cassazione, qui considerata in qualità di supremo organo della giurisdizione civile, e del Consiglio di Stato, per la giurisprudenza amministrativa. L’analisi rileva anche e soprattutto alla luce della nuova attenzione che le sentenze della Corte costituzionale nn. 348 e 349 del 2007 hanno saputo destare con riferimento all’influenza del sistema convenzionale di protezione dei diritti fondamentali nel nostro ordinamento interno. Negli orientamenti dei due supremi organi giurisdizionali italiani, infatti, il nuovo approccio costituzionale alla CEDU sembra destinato ad incrementare l’attitudine degli stessi giudici ad attuare le garanzie convenzionali, considerando altresì la necessità di riferirsi alla giurisprudenza di Strasburgo come elemento chiave per giungere alla decisione dei casi oggetto di giudizio.
2010
Il sistema europeo di protezione dei diritti fondamentali e i rapporti tra le giurisdizioni.
Giuffré
-
-
337
369
8814155054
diritti fondamentali; Convenzione europea dei diritti dell'uomo; giudici nazionali
S. Mirate
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/100790
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact