Nelle pazienti con cancro metastatico della mammella, il bevacizumab, un anticorpo monoclonale anti-vascular endothelial growth factor (VEGF) A, e gli antimetaboliti capecitabina e gemcitabina si sono dimostrati capaci di migliorare gli outcome quando aggiunti ai chemioterapici appartenenti alla classe dei tassani. Lo studio randomizzato di Fase III, condotto dal National Surgical Adjuvant Breast and Bowel Project (NASBP) B-40, che ha coinvolto pazienti con cancro della mammella HER2 negativo e operabile, ha cercato di determinare: (1) se l’aggiunta di capecitabina o di gemcitabina a docetaxel, seguito da doxorubicina + ciclofosfamide possa migliorare gli outcome; (2) gli effetti dell’aggiunta di bevacizumab a questi regimi di chemioterapia neoadiuvante.
Aggiunta del bevacizumab alla chemioterapia neoadiuvante per il cancro della mammella (studio NASBP B-40)
MIGLIO, Gianluca
2012-01-01
Abstract
Nelle pazienti con cancro metastatico della mammella, il bevacizumab, un anticorpo monoclonale anti-vascular endothelial growth factor (VEGF) A, e gli antimetaboliti capecitabina e gemcitabina si sono dimostrati capaci di migliorare gli outcome quando aggiunti ai chemioterapici appartenenti alla classe dei tassani. Lo studio randomizzato di Fase III, condotto dal National Surgical Adjuvant Breast and Bowel Project (NASBP) B-40, che ha coinvolto pazienti con cancro della mammella HER2 negativo e operabile, ha cercato di determinare: (1) se l’aggiunta di capecitabina o di gemcitabina a docetaxel, seguito da doxorubicina + ciclofosfamide possa migliorare gli outcome; (2) gli effetti dell’aggiunta di bevacizumab a questi regimi di chemioterapia neoadiuvante.File | Dimensione | Formato | |
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