In un Clinical Therapeutics pubblicato il 21 ottobre sul NEJM, JC Folk e EM Stone, descrivendo le evidenze cliniche disponibili, analizzano l’impiego del ranibizumab nella terapia della DMLE. Inoltre, riferendosi agli studi attualmente in corso, gli autori evidenziano le principali aree d’incertezza. La DMLE è tra le principali causa di ipovisone. Inizialmente i pazienti presentano la forma definita secca della malattia, caratterizzata dallo sviluppo e dall’accumulo di depositi localizzati di materiale extracellulare e dalla comparsa di atrofia focale dell’epitelio pigmentato della retina. In alcuni pazienti con DMLE secca stabilizzata insorge in seguito la forma umida (neovascolare), caratterizzata dalla crescita di vasi anomali al di sotto dell’epitelio pigmentato della retina e tra l’epitelio pigmentato e la retina sovrastante. La formazione di nuovi vasi – complicazione che interessa circa il 10% dei pazienti con DMLE – è responsabile di gran parte (forse del 90%) delle perdite gravi della visione nei pazienti affetti dalla malattia.
Terapia con ranibizumab della degenerazione maculare legata all’età (DMLE)
MIGLIO, Gianluca
2010-01-01
Abstract
In un Clinical Therapeutics pubblicato il 21 ottobre sul NEJM, JC Folk e EM Stone, descrivendo le evidenze cliniche disponibili, analizzano l’impiego del ranibizumab nella terapia della DMLE. Inoltre, riferendosi agli studi attualmente in corso, gli autori evidenziano le principali aree d’incertezza. La DMLE è tra le principali causa di ipovisone. Inizialmente i pazienti presentano la forma definita secca della malattia, caratterizzata dallo sviluppo e dall’accumulo di depositi localizzati di materiale extracellulare e dalla comparsa di atrofia focale dell’epitelio pigmentato della retina. In alcuni pazienti con DMLE secca stabilizzata insorge in seguito la forma umida (neovascolare), caratterizzata dalla crescita di vasi anomali al di sotto dell’epitelio pigmentato della retina e tra l’epitelio pigmentato e la retina sovrastante. La formazione di nuovi vasi – complicazione che interessa circa il 10% dei pazienti con DMLE – è responsabile di gran parte (forse del 90%) delle perdite gravi della visione nei pazienti affetti dalla malattia.File | Dimensione | Formato | |
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