Il saggio prende in esame la prima raccolta poetica di Cristina Campo, "Passo d’addio" (1956), secondo l’articolazione interna prevista dai contributi accolti nei volumi delle Opere della "Letteratura italiana" diretta da Alberto Asor Rosa per Einaudi. Ci si concentra quindi inizialmente sull’iter compositivo ed editoriale del libro, per poi analizzarne la struttura, i temi principali (il tempo del congedo e dell’attesa, l’esperienza amorosa), le fonti (rintracciate nelle scritture delle mistiche, nella filosofia di Simone Weil, in Hofmannstahl e nel Luzi di Primizie del deserto), la lingua e lo stile (in particolare l’uso di immagini-simbolo ricorrenti). In conclusione, si tenta anche una lettura dell’opera d’esordio dell’autrice nella prospettiva della produzione successiva, individuando in "Passo d’addio" un’ideologia poetica e un corredo di stilemi caratteristici anche della Campo matura, e privilegiando quindi l’ipotesi della continuità, in contrasto con la funzione di liquidazione di una stagione biografica e intellettuale attribuito dall’autrice alla sua raccolta giovanile.

"Passo d'addio" di Cristina Campo

MANETTI, Beatrice
2007-01-01

Abstract

Il saggio prende in esame la prima raccolta poetica di Cristina Campo, "Passo d’addio" (1956), secondo l’articolazione interna prevista dai contributi accolti nei volumi delle Opere della "Letteratura italiana" diretta da Alberto Asor Rosa per Einaudi. Ci si concentra quindi inizialmente sull’iter compositivo ed editoriale del libro, per poi analizzarne la struttura, i temi principali (il tempo del congedo e dell’attesa, l’esperienza amorosa), le fonti (rintracciate nelle scritture delle mistiche, nella filosofia di Simone Weil, in Hofmannstahl e nel Luzi di Primizie del deserto), la lingua e lo stile (in particolare l’uso di immagini-simbolo ricorrenti). In conclusione, si tenta anche una lettura dell’opera d’esordio dell’autrice nella prospettiva della produzione successiva, individuando in "Passo d’addio" un’ideologia poetica e un corredo di stilemi caratteristici anche della Campo matura, e privilegiando quindi l’ipotesi della continuità, in contrasto con la funzione di liquidazione di una stagione biografica e intellettuale attribuito dall’autrice alla sua raccolta giovanile.
2007
Letteratura italiana. Il secondo Novecento. Le opere 1938-1961
Einaudi
16°
425
440
B. MANETTI
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