Delle quattro opere vivaldiane pervenute in duplice veste musicale il «Farnace» RV 711 spicca per diverse peculiarità: a differenza del «Tito Manlio» e dell’«Orlando furioso» si presenta in due versioni completamente attribuibili a Vivaldi; e a differenza dell’«Arsilda» queste versioni si riferiscono a due riprese ben distinte nel tempo e nel luogo. Inoltre il «Farnace» è anche l’opera munita del maggior numero di libretti; i quali, assieme a quelli dei suddetti «Tito Manlio» e «Orlando furioso», denunciano la maggior quantità di arie parodiate. Tutto ciò dà così luogo ad un interessante reticolo di rapporti che può assurgere a emblema della prassi operistica d’allora e che l’odierna filologia può tentare di dipanare.
Il «Farnace» di Vivaldi: problemi di ricostruzione
TAMMARO, Ferruccio
1986-01-01
Abstract
Delle quattro opere vivaldiane pervenute in duplice veste musicale il «Farnace» RV 711 spicca per diverse peculiarità: a differenza del «Tito Manlio» e dell’«Orlando furioso» si presenta in due versioni completamente attribuibili a Vivaldi; e a differenza dell’«Arsilda» queste versioni si riferiscono a due riprese ben distinte nel tempo e nel luogo. Inoltre il «Farnace» è anche l’opera munita del maggior numero di libretti; i quali, assieme a quelli dei suddetti «Tito Manlio» e «Orlando furioso», denunciano la maggior quantità di arie parodiate. Tutto ciò dà così luogo ad un interessante reticolo di rapporti che può assurgere a emblema della prassi operistica d’allora e che l’odierna filologia può tentare di dipanare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.