In una conversazione con Karl Ekman, in procinto di pubblicare un libro su di lui, Sibelius ebbe a sostenere: “Quello che per me è veramente sinfonico è l’imperativo che percorre il tutto. Questo in contrapposizione al pittoresco”. All’interno del mondo orchestrale (il suo terreno eletto) Sibelius dunque avvertiva un principio “cogente” (il termine svedese originale usato “det tvingande” è in chiara relazione con il tedesco “das Zwingende”) di indole sostanzialmente irrazionale, chiara espressione di una forza etica e spirituale in grado di dare il vero senso alla sua ricerca umana e artistica.

L’«imperativo» nella musica di Sibelius

TAMMARO, Ferruccio
1974-01-01

Abstract

In una conversazione con Karl Ekman, in procinto di pubblicare un libro su di lui, Sibelius ebbe a sostenere: “Quello che per me è veramente sinfonico è l’imperativo che percorre il tutto. Questo in contrapposizione al pittoresco”. All’interno del mondo orchestrale (il suo terreno eletto) Sibelius dunque avvertiva un principio “cogente” (il termine svedese originale usato “det tvingande” è in chiara relazione con il tedesco “das Zwingende”) di indole sostanzialmente irrazionale, chiara espressione di una forza etica e spirituale in grado di dare il vero senso alla sua ricerca umana e artistica.
1974
VIII/1
14
35
Sibelius; Musica finlandese
F. TAMMARO
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